Reggio Emilia, in manette un pedofilo seriale | Si fingeva una donna per adescare minorenni

di Fabrizio Messina

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Reggio Emilia, in manette un pedofilo seriale | Si fingeva una donna per adescare minorenni

| venerdì 09 Dicembre 2016 - 09:49

Un 40enne sudamericano è finito in manette a Reggio Emilia con l’accusa di atti sessuali con minorenni (anche infra-quattordicenni), prostituzione minorile e pedopornografia. Si era inventato un alter ego femminile, una cugina particolarmente disinibita, per “invogliare” adolescenti e farli cadere nella sua trappola.

In oltre dieci anni ha adescato centinaia di minorenni sia all’uscita da scuola sia attraverso social network come Facebook, postando anche in rete alcuni video dei rapporti sessuali ripresi di nascosto con i giovani. L’indagine che ha “documentato centinaia e centinaia di abusi commessi” dall’uomo il quale, viene spiegato dall’Arma, “ha richiesto di ottenere lo status di rifugiato politico poiché, a suo dire, discriminato sessualmente nel Paese di origine”.

Ad oggi sono trenta le giovani vittime identificate nell’inchiesta dei militari reggiani, coordinati dalla Procura di Bologna guidata dal procuratore Giuseppe Amato e svolta dal sostituto Roberto Ceroni. Secondo quanto emerso dalle indagini il 40enne, vestito da donna e truccato, gettava dalla finestra della propria abitazione di Reggio Emilia banconote ai minori in uscita da scuola.

Le vittime, alcune appena 13enni, erano così invogliati a salire in casa e a consumare rapporti sessuali con la “ragazza dei propri sogni”. A volte, i minori adescati, si radunavano sotto casa del 40enne che osservava dalla finestra i giovani in attesa.

L’uomo non voleva i primi segni dell’età adulta come la barba. Addirittura rifiutava il rapporto se insoddisfatto dalla prestanza fisica del ragazzino non giovanissimo. Alcuni degli incontri sono stati filmati di nascosto, mentre in altri casi il 40enne acquistava dai ragazzini foto e video pedopornografici che si faceva spedire tramite Whatsapp e Facebook.

 

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