La scienza spiega come Babbo Natale riesca a consegnare 700 milioni di regali in una notte sola!

di Redazione

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La scienza spiega come Babbo Natale riesca a consegnare 700 milioni di regali in una notte sola!

| giovedì 15 Dicembre 2016 - 12:59

Probabilmente, o quasi sicuramente, quando Albert Einstein era fermo davanti alla sua lavagna in preda a calcoli complessi, tutto si sarebbe immaginato ma non che la sua più famosa teoria, quella della relatività, sarebbe servita un giorno per spiegare la notte più magica dell’anno.

Una fisica dell’università inglese dell’Exeter, Katy Sheen ha deciso di servirsi di questa teoria per spiegare come faccia Babbo Natale a consegnare i regali a 700 milioni di bambini sparsi per il mondo in 31 ore (calcolate in base ai fusi orari).

 

Secondo la sua teoria, elaborata per essere presentata ai bambini al Festival della scienza del Natale, Santa Claus e le sue renne sfrecciano per il mondo ad una velocità tale – secondo la teoria della relatività – da restringersi, consentendo a Babbo Natale e al suo enorme sacco strapieno di regali di calarsi dal camino (qui però non si fa cenno al fatto che in molti non abbiano il camino a casa…).

Katy Sheen ha inoltre calcolato che Santa Claus e le sue renne devono viaggiare a circa 10 milioni di chilometri l’ora per consegnare i regali a tutti i bambini la notte di Natale. Ecco perchè Babbo Natale non viene mai visto mentre consegna i regali: è troppo veloce. Ed ecco ancora spiegato perché non invecchia mai: la teoria della relatività rallenta lo scorrere del tempo sugli orologi.

L’effetto doppler, inoltre, quello per intenderci che fa sentire più forte il suono di una sirena quando si avvicina e più basso quando si allontana, spiega invece perché nessuno riesca mai a sentirlo arrivare. Il suono delle campane della sua slitta e il suo famoso ‘oh, oh, oh’ diventano più forte per poi attutirsi, perché si muove oltre la soglia dell’udito umano. Se dovesse quindi capitare di sentire un ‘bang’ nella notte di Natale, conclude Sheen, sarebbe perchè le renne avrebbero infranto la velocità del suono, producendo un ‘boom sonico’.

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