Berlino, la polizia sapeva dei piani del tunisino | Alfano conferma la morte di Fabrizia Di Lorenzo

di Redazione

» Cronaca » Berlino, la polizia sapeva dei piani del tunisino | Alfano conferma la morte di Fabrizia Di Lorenzo

Berlino, la polizia sapeva dei piani del tunisino | Alfano conferma la morte di Fabrizia Di Lorenzo

| giovedì 22 Dicembre 2016 - 08:31

La Germania ha offerto fino a 100mila euro di taglia a chiunque fornisca informazioni che portino all’arresto di Anis Amir, il tunisino ricercato dalla polizia perché sospettato di essere l’autista del Tir dell’attentato a Berlino“Era arrivato in Italia nel 2012” e nel nostro Paese è stato 4 anni in carcere a Palermo. Dopo aver scontato la pena, ha ricevuto un provvedimento di espulsione. Nel luglio 2015 aveva poi raggiunto la Germania e dall’aprile 2016 risulta “tollerato”.

E secondo il sito del settimanale “Focus”, la polizia sarebbe stata a conoscenza dei piani di Amri di compiere attentati in Germania “almeno dalla scorsa estate“. Secondo i media, questo sarebbe scritto in un’informativa “inviata il 21 luglio 2016 da uno 007 tedesco infiltrato. Il tunisino, in cella, avrebbe anche minacciato un cristiano: “Ti taglio la testa”.

“La magistratura tedesca, così come ha comunicato il ministero degli Affari Esteri della Germania, ha esaurito le verifiche necessarie e purtroppo, ormai – dichiara il ministro degli Esteri, Angelino Alfano in una nota – c’è la certezza che, fra le vittime, c’è l’italiana Fabrizia Di Lorenzo. Sono affettuosamente vicino alla famiglia e ai suoi cari, condividendone l’immenso dolore”.

“A mia zia le autorità tedesche ancora non consentono di poter procedere al riconoscimento proprio perché sono ancora in corso le operazioni preliminari mirate a stabilire l’eventuale legame di parentela. In questo momento non possiamo fare altre che pregare e sperare”, aveva detto Danilo Bianchi, cugino di Fabrizia. Sua madre si trova da martedì in Germania dove ha accompagnato il cognato Gaetano.

In Germania la procedura è più lunga. Ai familiari non è consentito di vedere la salma per il riconoscimento, se non dopo aver effettuato esami clinici che accertino il legame di parentela.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820