Arezzo, uccide il padre a fucilate e si costituisce | A scatenare l’ira del 18enne sarebbe stata una lite

di Angelica Serrai

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Arezzo, uccide il padre a fucilate e si costituisce | A scatenare l’ira del 18enne sarebbe stata una lite

| lunedì 27 Febbraio 2017 - 08:25

Tragedia familiare a Lucignano, in provincia di Arezzo, dove un diciottenne ha prima ucciso il padre a fucilate durante una lite e poi si è consegnato ai carabinieri.

Il fatto è avvenuto intorno a mezzanotte e mezza in una villetta. La vittima, Raffaele Ciriello, aveva 51 anni ed era un fabbro.

Secondo quanto è emerso dalle prime indagini, il giovane avrebbe ucciso il padre con una doppietta, regolarmente detenuta in casa, al culmine di un violento diverbio.

Poi avrebbe chiamato i carabinieri per denunciarsi. Sul posto il 118 per i soccorsi risultati ormai vani. In base ad una prima ricostruzione, si tratterebbe di un delitto d’impeto.

I carabinieri, intervenuti sul posto con il sostituto procuratore Laura Taddei, non escludono però alcuna ipotesi. Resta infatti tutta da chiarire la dinamica dei fatti che hanno trasformato un diverbio in omicidio.

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