Trump difende Sessions: “È caccia alle streghe” | Ma i russi incontrarono anche il genero del tycoon

di Egidio Villa

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Trump difende Sessions: “È caccia alle streghe” | Ma i russi incontrarono anche il genero del tycoon

| venerdì 03 Marzo 2017 - 09:42

Per il presidente americano Donald Trump, le accuse all’attorney general Jeff Sessions di aver nascosto al Senato i suoi incontri con l’ambasciatore russo in Usa sono “una totale caccia alle streghe”. “Sessions è un uomo onesto. Non ha fatto nulla di sbagliato. Avrebbe potuto rispondere in modo più accurato ma è chiaramente non intenzionale”, ha aggiunto Trump in una nota accusando i democratici di “esagerare”.

Insomma, il “Russia-gate” spaventa l’amministrazione Trump. Basti pensare all’annuncio di Sessions sulla propria astensione nelle indagini sui presunti rapporti tra la campagna di Trump e l’intelligence russa. L’Fbi indaga sulla possibilità che Mosca abbia interferito sulla campagna elettorale americana, favorendo Trump, in cambio di una revisione delle sanzioni alla Russia.

Sessions avrebbe parlato con l’ambasciatore russo in Usa, Serghiei Kisliak, almeno un paio di volte nel 2016, come ha rivelato il Washington Post.

Sessions è accusato di aver negato sotto giuramento al Senato, durante le audizioni di conferma, qualsiasi contatto con i russi durante la campagna elettorale del tycoon, di cui era diventato consigliere politico. “Vandalismo mediatico, un caso che sta servendo ad alimentare una certa resistenza all’idea di un qualche dialogo tra gli Stati Uniti e la Federazione russa“, ha commentato il Cremlino.

E si apprende che anche il genero di Trump e suo consigliere senior, Jared Kushner, avrebbe incontrato l’ambasciatore russo a Washington Sergey Kisliak. Lo ha confermato la stessa Casa Bianca. L’incontro di Kushner con il diplomatico di Mosca sarebbe però avvenuto solo dopo le elezioni presidenziali del 2016. Con lui c’era anche Flynn.

Intanto la polizia di New York sta indagando su un incendio “sospetto” scoppiato al 47esimo piano del Trump International Hotel. La struttura a cinque stelle, vicino a Central Park, è uno dei numerosi hotel di proprietà del presidente americano.

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