Usa, possibili maggiori controlli per i cittadini UE | Ma a tenere banco è sempre il Russia – Gate

di Redazione

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Usa, possibili maggiori controlli per i cittadini UE | Ma a tenere banco è sempre il Russia – Gate

| martedì 04 Aprile 2017 - 10:48

Il Wall Street Journal rivela, citando fonti ufficiali, che l’amministrazione Trump sarebbe pronta ad inasprire i controlli alle frontiere anche per i cittadini dell’Unione Europea, anche per soggiorni di breve periodo: le informazioni che verrebbero richieste sarebbero i contatti dei loro cellulari, le password dei social media, informazioni economiche e “ideologiche”.

Al momento sono 38 i paesi (Italia compresa) che aderiscono al Visa Waiver Program, che permette ad oggi l’accesso in USA per 90 giorni senza bisogno dell’emissione del visto. Più accurate diverrebbero anche le procedure per la concessione del visto a qualsiasi straniero emigrato negli Stati Uniti.

Un incontro segreto alle Seychelles, mediato dagli Emirati Arabi, tra Erik Prince, fondatore della controversa società di sicurezza Blackwater e una persona vicina a Vladimir Putin. A rivelarlo è stato il Washington Post che ha preferito non citare presunte fonti dirigenti americani, europei e arabi.

Il tutto avvenne per stabilire una “linea di comunicazione” tra Mosca e l’allora presidente eletto Donald Trump (che proprio oggi ha nuovamente accusato l’ex consigliere alla Sicurezza nazionale, Susan Rice, di aver ordinato attività di spionaggio ai suoi danni di durante la campagna elettorale). Prince avrebbe agito come emissario non ufficiale di Trump. A rappresentare gli emirati arabi, che avrebbero promosso l’incontro per favorire il dialogo Usa-Russia anche in chiave anti Iran, sarebbe stato il principe di Abu Dhabi, Mohamed bin Zayed al-Nahyan.

Il principe avrebbe fatto una visita segreta a New York per incontrare il futuro consigliere per la Sicurezza nazionale Michael Flynn, il genero di Trump, Jared Kushner, e Bannon. Zayed avrebbe coordinato l’incontro alle Seychelles insieme al fratello, consigliere per la Sicurezza nazionale degli Emirati Arabi.

”Non siamo a conoscenza di alcun incontro ed Erik Prince non aveva alcun ruolo nella transizione”, ha detto il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer. ‘‘Una invenzione completa. L’incontro non aveva nulla a che vedere con il presidente Trump”, ha aggiunto un portavoce di Prince, chiedendosi come mai ”un’intelligence carente di mezzi perde tempo con la sorveglianza di cittadini americani quando dovrebbe dare la caccia ai terroristi”.

 

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