‘Ndrangheta, arrestato il latitante Facchineri | Nel suo covo incontrava periodicamente la moglie

di Redazione

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‘Ndrangheta, arrestato il latitante Facchineri | Nel suo covo incontrava periodicamente la moglie

| lunedì 10 Aprile 2017 - 11:13

Il latitante di ‘ndrangheta Giuseppe Facchineri è stato arrestato dai carabinieri a Cittanova, in provincia di Reggio Calabria. Il 47enne, elemento di spicco dell’omonima cosca con precedenti per associazione di tipo mafioso, omicidio, strage, rapina, porto abusivo di armi, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, furto aggravato, ricettazione, era un sorvegliato speciale.

Facchineri era ricercato dal 2016 quando, dopo il ripristino della custodia cautelare in carcere, non aveva più fatto rientro nell’abitazione dove scontava gli arresti domiciliari. L’arresto del criminale è avvenuto al culmine di un blitz condotto dai carabinieri di Taurianova, con l’ausilio dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori e dell’ottavo Nucleo elicotteri di Vibo Valentia.

L’uomo è stato trovato nel covo dove periodicamente incontrava la moglie. Le indagini dei militari sono andate avanti per oltre un anno e mezzo. La cattura è avvenuta in una palazzina di edilizia popolare nel Comune di Cinquefrondi (Rc). I militari dell’Arma vi hanno fatto irruzione mentre l’uomo dormiva da solo.

L’uomo non ha potuto reagire e fuggire essendo stato sorpreso mentre dormiva. Le vicissitudini giudiziarie più recenti di Facchineri risalgono al 2014, quando era stato arrestato insieme con la madre Caterina e al fratello Salvatore, per estorsione e rapina in concorso aggravate.

Le indagini, inizialmente coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi e successivamente proseguite dalla Direzione Distrettuale Antimafia, con il coordinamento del Procuratore Federico Cafiero De Raho, erano state avviate dopo una perquisizione effettuata nell’abitazione di una persona del luogo durante la quale i militari avevano rinvenuto un’agenda e alcuni documenti contabili riferiti a rapporti economici i con componenti della “famiglia”.

Dopo alcuni mesi in carcere, Facchineri era stato ammesso a beneficiare degli arresti domiciliari nell’abitazione di alcuni familiari in provincia di Arezzo. Nel corso del processo che ne era scaturito, nell’udienza il 16 gennaio 2016, Facchineri aveva addirittura inveito e minacciato di morte una persona.

 

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