Alitalia, firmato il preaccordo con i sindacati | Gli esuberi scendono da 1338 a 980 unità

di Redazione

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Alitalia, firmato il preaccordo con i sindacati | Gli esuberi scendono da 1338 a 980 unità

| giovedì 13 Aprile 2017 - 20:04

 

Schiarita all’orizzonte tra Alitalia e sindacati. Al ministero dello Sviluppo economico, azienda e sindacati e associazioni professionali di categoria hanno firmato, alla presenza del Governo, un “verbale di confronto”, ovvero un preaccordo che ora passerà all’esame dei lavoratori con una consultazione referendaria.

In caso di un esito positivo, verrà sottoscritto un “accordo coerente con tale verbale“. Alitalia ritiene “rispetto a quanto deliberato dal cda, di avere sfruttato ogni flessibilità negoziale”. I sindacati e le associazioni professionali, “preso atto della grave situazione aziendale e nella prospettiva di evitare il rischio di cessazione delle attività e le relative conseguenze, concordano che quanto contenuto nel verbale sia quello che è stato possibile raggiungere nel lungo negoziato“.

La svolta positiva è stata incentivata dalla riduzione degli esuberi del personale a tempo indeterminato di Alitalia che scendono dalle iniziali 1338 a 980 unità tramite: il superamento dei progetti di esternalizzazione delle aree manutentive e di altre esternalizzazione; ricorso alla cigs entro maggio 2017 per due anni, attivazione di programmi di politiche attive del lavoro, con riqualificazione e formazione del personale, misure di incentivazione all’esodo, miglioramenti di produttività ed efficienza, con un rinvio in azienda per la definizione entro il prossimo mese.

La bozza dell’accordo prevedeva la cassa integrazione straordinaria per 24 mesi per circa 980 persone, il mancato rinnovo dei contratti a termine per 558 addetti e l’uscita di altri 142 all’estero.

Le parti erano rimaste invece distanti sulla riduzione del costo del lavoro per il personale viaggiante. Si parlava infatti di un possibile taglio del costo del 14%.

La proposta del Governo era molto inferiore a quella prevista dall’Alitalia nel piano industriale (fino al 22% per i piloti di lungo raggio, fino al 28% per quelli di medio raggio e fino al 31% per gli assistenti di volo), ma comunque non ancora sufficiente per i sindacati.

“La proposta presentata – aveva detto il segretario generale della Uilt, Claudio Tarlazzi – non ci consente di chiudere. Stiamo cercando soluzioni diverse“.

Nel corso della giornata di ieri, da quello che si apprende, ci sono stati dei contatti telefonici tra il premier Paolo Gentiloni e i sindacati per risolvere la vertenza.

 

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