Roma, carabinieri e gdf nella sede della Consip |Orlando: “Seguo con grande attenzione la vicenda”

di Redazione

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Roma, carabinieri e gdf nella sede della Consip |Orlando: “Seguo con grande attenzione la vicenda”

| giovedì 13 Aprile 2017 - 11:22

Continuano le indagini sulla Consip. Oggi i carabinieri del nucleo investigativo e la guardia di finanza hanno acquisito nuovi atti negli uffici. Il provvedimento è stato preso dopo gli ultimi sviluppi dell’inchiesta che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati del capitano dei carabinieri Gianpaolo Scarfato con l’accusa di falso ideologico e falso materiale per aver manipolato almeno due elementi dell’indagine sull’imprenditore Alfredo Romeo e su Tiziano Renzi.

L’acquisizione degli atti riguarda l’appalto Fm4 al quale ha partecipato anche l’imprenditore Alfredo Romeo e per il quale avrebbe esercitato pressioni su Tiziano Renzi, sul faccendiere Carlo Russo che per questo sono indagati per traffico di influenze illecite.

Sto seguendo con grandissima attenzione la vicenda: quando e se ci saranno determinazioni circa l’ispezione lo dirò. Al momento c’è da capire la dinamica dei fatti”, lo ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando durante l’incontro con la stampa estera.

L’indagine vuole chiarire l’attività svolta anche da altre aziende come la Manutencoop e Cofely Italia aggiudicatarie di quattro lotti ciascuno. Nei giorni scorsi anche il Garante dell’Antitrust ha avviato un procedimento nei confronti di Cns, Dussmann Service, Engie Servizi (già Cofely Italia), ManitalIdea, Manutencoop Facility, Romeo Gestioni e Sti, per accertare se tali imprese, anche per il tramite di società dalle stesse controllate, abbiano coordinato le modalità di partecipazione alla gara bandita.

Gli inquirenti della Procura di Roma hanno chiesto intanto di poter sentire in incidente probatorio Marco Gasparri, il dirigente Consip al centro dell’inchiesta per aver ricevuto, nell’arco di tre anni, circa 100mila euro da Romeo per avere informazioni sugli appalti della Consip.

Nell’indagine Consip risultano indagati, per rivelazione di segreto d’ufficio il ministro dello Sport, Luca Lotti (all’epoca dei fatti sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri), il comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette e il generale di brigata dell’Arma Emanuele Saltalamacchia. Rispondono di traffico di influenze il padre dell’ex premier Tiziano Renzi, il suo amico imprenditore Carlo Russo, e l’ex parlamentare e consulente di Romeo, Italo Bocchino.

Il capitano del Noe Gianpaolo Scarfato è da oggi in ferie. Scarfato è indagato a Roma nel quadro degli accertamenti Consip per l’omessa annotazione dell’esito negativo circa una presunta attività di pedinamento da parte dei Servizi, e per l’attribuzione della frase intercettata “…Renzi l’ultima volta che l’ho incontrato” (riferito al padre dell’ex premier) ad Alfredo Romeo invece che ad Italo Bocchino.

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