Le pagelle di Juventus – Monaco. Dani Alves dominante, Mandzukic e Buffon ruggiscono

di Andrea Fabbricatore

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Le pagelle di Juventus – Monaco. Dani Alves dominante, Mandzukic e Buffon ruggiscono

| martedì 09 Maggio 2017 - 22:36

La Juventus è in finale per la seconda volta nelle ultime 3 edizioni della Champions League: un risultato straordinario che premia una squadra da record, capace di subire soltanto 3 gol in tutta la competizione. I bianconeri battono ancora il Monaco nel confronto diretto, soffrendo forse più del previsto.

JUVENTUS (3-4-1-2): Buffon 7; Barzagli 6,5, Bonucci 6,5, Chiellini 7; Alex Sandro 6, Pjanic 6,5, Khedira s.v., Dani Alves 8; Dybala 5,5 (dal 14′ s.t. Cuadrado 6); Mandzukic 7, Higuain 5,5. All.: Allegri.

MONACO (4-4-2): Subasic 7; Raggi 5, Glik 4,5, Jemerson 5, Mendy 6,5; Bernardo Silva 6,5, Moutinho 6,5, Bakayoko 5, Sidibé 5; Falcao 5, Mbappé 7. All.: Jardim.

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Buffon 7: è proprio quando si pensa che possa finire la partita senza sporcarsi i guanti che tira fuori dal cappello l’ennesimo trucco di magia: che parata su Mbappe!

Barzagli 6,5: il muro dotato del dono dell’invisibilità. Compare alle spalle degli avversari quando meno se lo aspettano e lavora in sintonia con Dani Alves per blindare la fascia sinistra: missione compiuta.

Bonucci 6,5: l’eleganza di una gazzella con l’efficacia di un martello pneumatico. È (come sempre) perfetto nel respingere gli attacchi avversari: il ritmo della partita gli consente anche un paio di uscite palla al piede degne di nota.

Chiellini 7: la cosa più bella della sua partita è il salvataggio in scivolata ad anticipare Mbappè pronto a colpire a porta vuota, ma ancor di più l’abbraccio, carico di adrenalina, al suo capitano subito dopo l’intervento.

Dani Alves 8: che fuoriclasse. Prestazione supersonica del terzino brasiliano che sembra aver ritrovato lo smalto dei tempi d’oro a Barcellona. È, per distacco, il migliore in campo: al bacio l’assist per la rete di Mandzukic, geniale quello per Dybala che spreca davanti a Subasic nel primo tempo, sensazionale il gol realizzato con un difficilissimo tiro al volo dal limite. Un concentrato di classe, esperienza e precisione: l’uomo in più della Juventus.

Khedira s.v: la sua semifinale dura soltanto 6 minuti a causa di un infortunio muscolare che molto probabilmente gli impedirà di giocare la finale.

Pjanic 6,5: tocca il pallone più di tutti, senza mai mancare di precisione. È il direttore d’orchestra di una banda straordinaria: un po’ in ombra nell’ultima mezz’ora, dove rischia anche il giallo per eccesso di foga.

Alex Sandro 5,5: senza via di mezzo. Alterna cose molto belle a disattenzioni gravi: una di queste costa alla Juve l’unico gol subito nella fase ad eliminazione diretta della Champions League.

Dybala 5,5: recuperato in extremis e schierato in campo a mezzo servizio non riesce a rendere come suo solito. Ha il merito di iniziare l’azione dell’1-0, ma è protagonista di un clamoroso errore a tu per tu con il portiere avversario. Controfigura.

Mandzukic 7: Per lui non è solo calcio. È una battaglia. Lotta, corre, si sacrifica per i compagni. Nell’abbraccio con i suoi tifosi, l’essenza di un calciatore unico e atipico: il gol è solo una gratificazione per un lavoro pazzesco a tutto campo.

Higuain 5,5: 2 brutti errori sotto porta e tante “botte subite”: ingaggia una lotta personale con Glik, perdendo anche forse in lucidità. Costretto spesso a lottare da solo, non gioca la sua miglior partita in bianconero.

Cuadrado 6: pochi secondi dopo l’ingresso in campo ha una ghiotta occasione per segnare, ma non la sfrutta al meglio. Sforna un paio di cross interessanti, ma senza fortuna. Nel complesso, il suo apporto alla manovra è sufficiente.

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