Etruria, il Governo punta il dito contro Bankitalia | Renzi: “Avevamo ragione, ne usciamo a testa alta”

di Redazione

» Cronaca » Etruria, il Governo punta il dito contro Bankitalia | Renzi: “Avevamo ragione, ne usciamo a testa alta”

Etruria, il Governo punta il dito contro Bankitalia | Renzi: “Avevamo ragione, ne usciamo a testa alta”

| venerdì 01 Dicembre 2017 - 09:02

Alla base del crack di Banca Etruria c’è la mancata vigilanza di Bankitalia. Il segretario del Pd Matteo Renzi ne è convinto: “Il mio partito ha fatto una battaglia e l’ha persa. Non faccio più polemiche ma quella battaglia era giusta. Avevamo ragione a dire che qualcosa non aveva funzionato”.

“Non abbiamo fatto noi i pasticci su Etruria e Banca di Ferrara – continua Renzi – Dopo due anni di fango usciamo da questa vicenda a testa alta”. Sulla stessa linea d’onda anche Matteo Orfini dopo che il pm di Arezzo Roberto Rossi ha definito “un poco strano” che Bankitalia spingesse per la fusione con Popolare Vicenza di cui erano note le condizioni. 

Da via Nazionale si respingono però le accuse specificando di non aver mai sostenuto il matrimonio con Pop Vicenza e che il commissariamento non è stato deciso per la mancata aggregazione. Insomma, una versione di segno completamente opposto rispetto alla relazione di Rossi alla Commissione d’inchiesta.

Sulla Banca d’Italia emerge “l’inenarrabile”, spiega Renzi ai suoi: Bankitalia è accusata di non aver vigilato e poi tentato, senza successo, un’operazione di aggregazione di Etruria con la Popolare di Vicenza nel 2014, anch’essa in difficoltà. L’esito fu il commissariamento dell’istituto di Arezzo a inizio 2015 mentre Vicenza si rivolgeva a Veneto Banca.

Sul caso Boschi, però, Renzi rincara la dose dicendo che “è stato un gigantesco alibi per non parlare di chi ha avuto problemi seri. La Boschi ha parlato in Parlamento e ora deciderà lei come difendersi in via legale”. “Il procuratore di Arezzo ha spiegato che non c’è nessun profilo penale per il padre di Maria Elena Boschi. La questione vera è che i risparmiatori sono stati fregati dalle banche, dai manager e dalle grandi tecnocrazie che dovevano vigilare”.

Boschi  ascoltata in commissione d’inchiesta? “Non lo decido certo io, ma credo fortemente che a maggior ragione adesso il luogo nel quale il sottosegretario Boschi potrà avere giustizia saranno le querele che credo partiranno”. Intano Carla Ruocco (M5S) parla di “conflitti di interessi e omessa vigilanza”. Anche se la posizione complessiva dei grillini non cambia: “Il Pd non si sogni di scaricare tutte le responsabilità su via Nazionale. Sono surreali le esultanze dei renziani in queste ore”.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820