Il Papa vola in Cile e lancia un monito per la pace | “Ho paura di una guerra nucleare, siamo al limite”

di Redazione

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Il Papa vola in Cile e lancia un monito per la pace | “Ho paura di una guerra nucleare, siamo al limite”

| lunedì 15 Gennaio 2018 - 13:42

“Ho paura di una guerra nucleare, siamo al limite”. Queste l’allarme lanciato da Papa Francesco sul volo che lo porta in Cile, secondo quanto riportato dal blog Vatican Insider. Si tratta del 22esimo Viaggio Apostolico Internazionale del Santo Padre Francesco. L’aereo con a bordo il Santo Padre (un B777 dell’Alitalia) è decollato dall’Aeroporto Internazionale di Roma-Fiumicino alle ore 8.55. 

Il Papa ha regalato ai giornalisti una foto choc scattata a Nagasaki dopo la bomba atomica, che ritrae un bambino in fila per il forno crematorio dove deve portare il fratellino piccolo che ha sulle spalle. Bergoglio ha inoltre scritto come commento: “Il frutto della guerra”. “Questa immagine – ha detto il Papa – l’ho trovata per caso ed è stata scattata nel 1945. Mi sono commosso quando ho visto questo è quindi ho voluto scrivere: ‘Il frutto della guerra‘. Ho voluto stamparla e darla perché un’immagine commuove più di mille parole”. Sul rischio di una guerra nucleare, il Papa ammette: “Sì, ho davvero paura. Siamo al limite, basta un incidente. Non si può far precipitare la situazione. Dobbiamo eliminare gli armamenti nucleari

“L’Italia e la comunità internazionale sono consapevoli del profondo significato di speranza di questa sua visita apostolica in due Paesi profondamente influenzati da antiche culture e dalle radici popolari che ne animano la tradizione cattolica”, ha scritto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato a Papa Francesco.

Mattarella quindi aggiunge: “Santità, il graditissimo messaggio che mi ha inviato in occasione della sua partenza per il Cile e il Perù, del quale la ringrazio, mi offre l’opportunità di inviarle, anche a nome degli italiani tutti, i più sentiti auguri di buon viaggio“, aggiunge.

“La sua presenza costituirà per il Cile e il Perù la più alta testimonianza dell’attenzione della Chiesa per la costruzione di società più eque e giuste. Con questo auspicio, Santità, rinnovo le espressioni della profonda e sincera stima del popolo italiano e mia personale”, conclude Mattarella.

“Nel momento in cui lascio Roma per recarmi in Cile e Perù per sostenere la missione della Chieda locale e portare un messaggio di speranza, mi è caro rivolgere a Lei, signor Presidente, il mio deferente saluto, che accompagno con fervidi auspici per il benessere spirituale, civile e sociale del popolo italiana, cui invio volentieri la benedizione apostolica“, ha risposto Papa Francesco nel telegramma fatto pervenire al Presidente Sergio Mattarella.  

 

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