Il signor Donald Trump, amato e odiato…

di Tignitè

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Il signor Donald Trump, amato e odiato…

| sabato 20 Gennaio 2018 - 09:00

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Amato ed odiato, rassicurante ed inquietante, miliardario per capacità ma politicamente incapace: questo ed altro ancora è il signor Donald Trump nelle varie rappresentazioni che si fanno della sua personalità, indubbiamente caleidoscopica, altrettanto interessante e di cui è comunque difficile comprendere i contenuti.

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Dall’avvento del fenomeno Trump gli equilibri internazionali sono profondamente cambiati ed i nostri soloni accademici e politologi di provincia si affannano a cercare motivazioni e fare previsioni. Naturalmente, sempre di parte. La vecchia signora Europa assiste attonita, scandalizzata dalle intemperanze politiche e verbali del ragazzaccio che non sa stare in salotto, verosimilmente soprattutto preoccupata che possa essere scardinato il proprio privilegiato ed ovattato status quo.

Tutti comunque stupiti, soprattutto in Italia, di quanto questo ragazzaccio impreparato afferma e soprattutto mette in atto. Ed hanno ragione! Quando mai si è visto dalle nostre parti mettere in pratica gli impegni assunti con gli elettori, che difatti da noi si chiamano promesse? Quando mai si è visto dalle nostre parti realizzate le previsioni di un programma elettorale? Quando mai dalle nostre parti si è sentito parlare di nazionalismo? O di regolamentazione dei flussi di entrata in territorio di Stato? Di questo il signor Trump aveva parlato ed ora il signor Trump stà scandalosamente facendo non altro che questo: fare ciò per cui è stato eletto.

Che piaccia o no, è stato eletto dal popolo americano proprio perché attuasse gli impegni assunti. Un autentico marziano! Intanto la Borsa di Wall Street in un anno e mezzo di presidenza Trump è aumentata del 42%: ed ora anche i contestatori del thea party hanno capito che questo ha portato l’aumento dei loro fondi di investimento dello stesso 42%, ed i pensionati hanno visto aumentare i loro fondi pensionistici dello stesso 42%.

Dopo l’ultima legge finanziaria voluta da Trump ed approvata la scorsa settimana dal Congresso, il gigante Apple è costretto a versare nelle patrie casse 38 mila miliardi di dollari di tasse, impegnandosi nello stesso tempo a duecentoventimila assunzioni nei prossimi cinque anni; che, considerando un indotto di 4 persone per ogni assunto, fa raggiungere cifre da capogiro. Gli investimenti interni ed esteri, sempre per la stessa legge finanziaria che ha abbattuto le tasse di impresa, sono volati: vedi Marchionne .

La vecchia signora è molto preoccupata. Per favore, si può trovare un marziano anche per me?

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