Appalti e corruzione, 8 arresti tra Acireale e Malvagna

di Emanuele Termini

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Appalti e corruzione, 8 arresti tra Acireale e Malvagna

| venerdì 23 Febbraio 2018 - 07:15

Un blitz della Guardia di Finanza nei Comuni di Acireale (Catania) e Malvagna (Messina) ha portato all’esecuzione di 8 arresti (5 in carcere e 3 ai domiciliari) per diversi episodi di corruzione e turbativa d’asta.

Corruzione e turbativa d’asta

Le misure cautelari sono state emesse a conclusione di un’indagine coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica etnea e in esecuzione di un’ordinanza emessa dal gipTra le persone destinatarie della misura in carcere anche il Sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo.

Barbagallo, 42 anni, era stato eletto sindaco di Acireale nel giugno del 2014 con il supporto delle liste civiche del centrosinistra. Laureato in ingegneria civile, è un libero professionista. Nel 2009 era stato il primo degli eletti al consiglio comunale di Acireale. Politicamente è considerato vicino al deputato regionale Nicola D’Agostino

Oltre al sindaco di Acireale, nell’inchiesta sono stati coinvolti un membro della giunta comunale e due dipendenti pubblici. L’operazione, denominata “Sibilla” e iniziata nel 2017, ha portato alla luce 4 diversi episodi di corruzione e turbativa d’asta nella gestione della cosa pubblica.

La ricostruzione della Procura

Secondo l’accusa, Barbagallo, per favorire la campagna elettorale del suo referente politico, ha spinto due piccoli imprenditori acesi a promettergli il voto, con l’ausilio di un Luogotenente della polizia locale, Nicolò Urso. Il sindaco, in sostanza, avrebbe disposto al Luogotenente “di avviare controlli amministrativi nei confronti degli imprenditori al fine di indurli, per evitare la sanzione, ad avvicinarlo”.

Nella circostanza gli avrebbe chiesto il sostegno elettorale (“maggiuva ‘na cosa elettorale!…(trad.:mi serve una cosa elettorale) dui gemellini….’ca cianu ‘u camiun posteggiato a via …” (trad:i due gemellini che hanno il camion posteggiato alla via ….); ci po iri pì ‘mpocu spagnarici…(trad:ci puoi andare per farli spaventare)…accussì mi venunu a ciccari ..(trad:così mi vengono a cercare).

Sulla base di queste evidenze, il gip ha ordinato la traduzione in carcere del Sindaco, nonché gli arresti domiciliari per il funzionario di polizia compiacente. Un altro episodio contestato riguarda la realizzazione dell’ampliamento del cimitero comunale di Acireale.

Corruzione “trasversale”

Il Responsabile della Protezione civile del Comune di Acireale, Salvatore Di Stefano, ha curato il collaudo dell’opera attestando che l’intervento era stato eseguito a regola d’arte. Ma, nella certificazione redatta dal citato dirigente, sono state indicate operazioni di verifica strutturale presso il cimitero in realtà mai effettuate.

Dalle indagini è emerso che i quattro verbali di sopralluogo sono tutti stati predisposti nel momento finale della stesura del collaudo dal referente in loco dell’impresa costruttrice, Salvatore Leonardi, con l’ausilio del consulente tecnico dell’impresa stessa, Angelo La Spina.

È proprio Di Stefano che, sugli accordi con Leonardi, afferma: “già ce l’ho tutto impostato…dobbiamo aggiungere almeno tre quattro verbali di sopralluogo… li sta preparando perché io non so le date..li sta preparando lui”. Per il collaudo, il funzionario pubblico ha fatturato alla società 6.600 euro a titolo di “compenso professionale”, sebbene la legge preveda che al collaudatore sia corrisposta solo una indennità in busta paga.

La somma ricevuta è stata dunque qualificata come “tangente” per la buona riuscita delle operazioni di verifica. In carcere sono quindi finiti il dirigente pubblico, Salvatore Di Stefano, il referente dell’ATI, Salvatore Leonardi. Ai domiciliari è andato il consulente tecnico Angelo LA SPINA.

Infine, le indagini hanno avuto ad oggetto alcuni incarichi professionali relativi alla progettazione di impianti sportivi affidati illecitamente dai Comuni di Acireale (CT) e Malvagna (ME) al consulente locale del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), Anna Maria Sapienza, e ad un ingegnere catanese, Ferdinando Garilli, sottoposti l’una a custodia cautelare in carcere, l’altro agli arresti domiciliari.

La Sapienza esprime un parere tecnico vincolante sulle proposte che le vengono presentate, per poi inoltrarle alla sede romana del Comitato ai fini dell’erogazione del finanziamento. Tra le proposte validate nel 2017, rientrano anche quelle relative alla riqualificazione della pista di atletica presso il centro sportivo “Tupparello” di Acireale e del campo di calcio di Malvagna (ME).

In entrambi i casi, la Sapienza, in cambio del parere favorevole, ha ottenuto, per il collega Ferdinando Garilli e per sé, l’incarico di redigere il progetto dei medesimi impianti sportivi, retribuito con un compenso rispettivamente di 5.000 € e di 14.300 €, e attribuito con una finta gara al massimo ribasso.

Per dare, infatti, una parvenza di liceità agli affidamenti e risultare formalmente in regola con le prescrizioni dell’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione), i dirigenti degli Uffici Tecnici dei Comuni di Acireale (Giovanni Barbagallo, sottoposto a custodia cautelare in carcere) e di Malvagna (indagato che verrà sottoposto a interrogatorio ai fini della valutazione sull’applicazione della misura dell’interdizione dal Pubblico Ufficio), di concerto con la Sapienza, hanno finto una ricerca di mercato, inviando richieste di offerta, oltre che al vincitore già prestabilito, ad altri due professionisti di fiducia, già istruiti “a tavolino” sulla percentuale di ribasso da indicare nelle risposte.

 

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