Marzo inizia con il gelo, continua a nevicare in pianura

di Redazione

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Marzo inizia con il gelo, continua a nevicare in pianura

| mercoledì 28 Febbraio 2018 - 14:27

È oggi il giorno più freddo con il picco del gelo siberiano che porterà le minime di -6/7 gradi in pianura: da giovedì temperature in aumento. Continua a nevicare a Napoli, a Roma, dove i fiocchi di neve sono statesi anche per domani mattina e a Venezia.

Nevicata a Venezia, verso l’alba, dove il selciato è stato coperto da un manto di 5cm di neve. Ma fiocchi modesti sono caduti in tutta la pianura veneta fenomeno che annuncia, secondo l’Agenzia regionale per l’ambiente del Veneto (Arpav) una nevicata abbondante per domani. Nel capoluogo lagunare, grazie al piano neve programmato per tempo, da subito sono entrate in funzione le squadre di spalatori che hanno ripulito in parte le calli ed i campielli permettendo la normale circolazione pedonale. Sale un po’ ovunque ma in particolare sui ponti per ridurre al minimo il rischio di cadute.

Tutta la pianura veneta nella morsa del gelo  

Tutta la pianura veneta è comunque nella morsa del gelo con temperature che oscillano mediamente tra -3 e i -5 gradi con punte di -9 registrate nel Rodigino.

Nella Gallura e nella Costa Smeralda, in particolare, tornano alla normalità dopo l’eccezionale nevicata tra il 26 e il 27 febbraio, anche se le temperature rimangono rigide. Questa notte c’è stata una tregua che ha consentito al manto bianco di sciogliersi e di liberare completamente le strade. Lo stato della viabilità è nella norma sia a Olbia sia nell’alta Gallura, nei centri come Tempio, Luras e Calangianus dove la neve è caduta in maniera più abbondante.

Per quanto riguarda i trasporti, sono 38 i treni ad alta velocità cancellati da Trenitalia per oggi in seguito al piano di emergenza predisposto a causa del maltempo. Stando a quanto riferito dal sito ufficiale, gran parte dei convogli soppressi sarebbero dovuti partire da Milano Centrale, Napoli e Roma Termini. Per la giornata di oggi Trenitalia garantisce l’80% dei treni ad alta velocità, mentre l’offerta del trasporto ferroviario regionale nel Lazio passa dal 50% al 70%.

Il mea culpa di Rfi

Intanto arriva il mea culpa. “Sono stati commessi degli errori,che non ripeteremo. E dobbiamo delle scuse ai passeggeri. Quando uno sta sette ore in treno c’è poco dire, bisogna solo scusarsi,e attrezzarsi per fare sì :che non accada più”. Così l’ad di Ferrovie, Renato Mazzoncini, interviene dopo le critiche per il caos treni in un’intervista che apre la prima pagina di Repubblica. “Da Firenze in su tutta la rete è attrezzata per affrontare le emergenze climatiche, tant’è che la circolazione è normale come nel resto d’Europa. Nel Lazio invece la rete non è massicciamente attrezzata” ma, spiega, “la legge vieta l’overdesign, cioè gli investimenti ingiustificati, anche rispetto alla sistematicità degli eventi. E il grande freddo nel Lazio non era considerato sistematico. Ma abbiamo imparato la lezione e adesso si cambia: abbiamo deciso di inserire nel contratto di programma tra Ministero e Rete Ferroviaria Italiana l’attrezzaggio di tutta la rete laziale con i sistemi antineve e antighiaccio, con un investimento di 100 milioni a regime, metteremo la rete in condizioni di parità con il resto del paese”, ha concluso.

 

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