Italia, il 60% dei giovani non è disposto a muoversi

di Redazione

» Economia » Italia, il 60% dei giovani non è disposto a muoversi

Italia, il 60% dei giovani non è disposto a muoversi

| martedì 27 Marzo 2018 - 12:55

Giovani italiani disposti a non muoversi. Questo è quanto emerge da un report sulla mobilità dei giovani italiani tra i 20 e i 34 anni, elaborato dall’Eurostat, l’Ufficio Statistico dell’Unione Europea.

Eurostat, il quadro italiano completo

In base ai dati raccolti nel 2016, il 60% dei giovani disoccupati italiani non è disposto a muoversi per trovare lavoro, a differenza della media Ue del 50%. Invece il 98% di quelli che già lavorano hanno trovato occupazione senza bisogno di cambiare residenza. Si tratta della quota più grande registrata tra i Paesi dell’Unione dove la media è del 90%.

La media Ue è del 90%. La quota più alta si registra in Irlanda, dove il 40% dei giovani si è spostato. Seguono Francia (16%), Finlandia (14%) e Svezia (13%).

Nel Vecchio Continente il 21% dei giovani è pronto a muoversi per un lavoro ma solo nel paese di residenza, il 12% prenderebbe in considerazione il trasferimento in un altro Stato Ue, il 17% sarebbe pronto a oltrepassare i confini Ue. La chiave di lettura va rinvenuta anche nel livello di formazione: più è alto più si è disponibili a uscire dal luogo di residenza. Più di due terzi dei disoccupati tra i 20 e i 34 anni non è pronto a trasferirsi per un lavoro a Malta (73%), in Olanda (69%) e a Cipro (68%).

In 17 Stati più di metà dei giovani disoccupati non si dichiara pronto a trasferirsi per cercare un lavoro. In Romania e Germania il 37% dei giovani disoccupati è pronto a cambiare residenza per un lavoro all’interno del proprio paese, in Repubblica Ceca e in Irlanda risulta disponibile il 35%. Mentre il 26% dei giovani disoccupati estoni e croati si trasferirebbe in un altro paese Ue, così come il 25% degli sloveni. Si registra una quota elevata di giovani disoccupati pronti a muoversi fuori Ue in Svezia (34%) seguita da Spagna e Finlandia (28%) e Francia (27%). Nella maggior parte degli Stati Ue la quota di chi si trasferirebbe all’interno del proprio paese è più grande di quella che si trasferirebbe altrove nella Ue. In 8 Stati la preferenza è per il trasferimento all’interno dell’Unione europea

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820