La Scortecata, Emma Dante al Teatro Biondo di Palermo

di Valentina Grasso

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La Scortecata, Emma Dante al Teatro Biondo di Palermo

| venerdì 13 Aprile 2018 - 00:02

Fiaba moderna che riprende vita nel lavoro di Emma Dante. “La Scortecata”, rilettura della regista palermitana dell’omonimo racconto seicentesco tratto da “Il cunto de li cunti” di Giovambattista Basile, dopo il successo al Festival di Spoleto dello scorso anno e una soddisfacente tournée in Cina, a Pechino e Shangai, e nei teatri italiani, debutta anche sul palco del Teatro Biondo di Palermo, dal 12 aprile al 6 maggio.

Trama de “La Scortecata” 

“La Scortecata” narra la storia di un re che s’innamora della voce di una vecchia, la quale vive in una casa fatiscente insieme alla sorella ancora più vecchia di lei. Il re, illuso dal dito che la vecchia gli mostra dal buco della serratura, la invita a passare la notte con lui. Ma dopo l’incontro fra i due, scoperto l’inganno, la butta giù dalla finestra. La vecchia non precipita ma rimane appesa a un albero. Da lì passa una fata che le fa un incantesimo trasformandola in una bellissima giovane. Il re così cambia idea e decide di prenderla in moglie. La sorella di lei, invidiosa della sua bellezza, pensa di riottenere la giovinezza ormai sfiorita “scorticandosi” la pelle. Da qui il titolo della fiaba.

“La Scortecata”: la rilettura di Emma Dante

Sul palco pochi elementi scenici: due sedie, un tavolino sovrastato da un piccolo castello luminoso e, sul proscenio, una porta, una scena minimalista che rispetta la visione del teatro di Emma Dante. “Faccio sempre un teatro scarno – spiega la regista -, vuoto, con pochissimi elementi. Ho continuato a fare quello che ho sempre fatto da vent’anni”. A muoversi in scena soltanto due attori, Salvatore

 

 

D’Onofrio e Carmine Maringola, nelle esigue vesti delle due sorelle, che con la loro interpretazione donano carnalità al testo di Emma Dante. 

Un testo che, nell’utilizzo del dialetto napoletano seicentesco, manifesta la volontà di rispettare la tradizione linguistica del Basile nonostante sia “molto difficile da comprendere. Ma delle parole sono comprensibili – continua Emma Dante – anche perché sono molto carnali, fisiche, incarnate dagli attori. E’ stata fatta una riscrittura scenica”. In ogni caso, nonostante il testo arcaico, “La Scortecata” si rivela essere una favola più che attuale permeata da profonda amarezza e una forte tristezza perché “racconta di questa non accettazione delle vecchiaia. Di queste due vecchie, soprattutto una, che vuole ridiventare giovane per cui si fa scorticare, perché desidera che dalla pelle vecchia venga fuori la pelle nuova”. 

“Eracle” di Emma Dante

Dal 10 maggio al 24 giugno ritroveremo Emma Dante al Teatro greco di Siracusa con l’ “Eracle” euripideo. Se ne “La Scortecata” anche le parti femminili vengono recitate da uomini, con “Eracle” Emma Dante sovvertirà la tradizione affidandosi a un cast di sole donne. Per la prima volta anche l’eroe sarà interpretato da una donna, su una scena totalmente in rosa.

 

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