Fake news, in arrivo rigide regole Ue per il controllo

di Rosanna Pasta

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Fake news, in arrivo rigide regole Ue per il controllo

| giovedì 26 Aprile 2018 - 12:33

Scattano nuove misure sulle fake news, al centro del mirino dell’Unione europea ci sono i social network. Da Facebook a Twitter, l’obiettivo è quello di garantire un’informazione di qualità. A sostegno dei media tradizionali nasce anche la prima piattaforma Ue per fact-checkers “certificati”. Il codice di condotta rimane al momento volontario e non ha valore giuridico vincolante, soltanto a fine anno la Commissione europea ne valuterà l’efficacia e la necessità o meno di adottare una legislazione dedicata.

Fake news, in arrivo rigide regole Ue per il controllo

Da Bruxelles si prevede di lanciare un forum di alto livello per riunire piattaforme, industria della pubblicità, media e società civile per lottare congiuntamente contro le fake news. Entro luglio, questo forum dovrà delineare il codice sulle pratiche che i social network dovranno utilizzare per poter avere una prima valutazione di massima sul possibile impatto che potrebbero avere ad ottobre.

Tante le misure restrittive suggerite dalla Commisione Ue. I social sono chiamati a monitorare al meglio il click-baiting, ridurre le opzioni di targeting mirato per il marketing politico e assicurare la trasparenza dei contenuti politici sponsorizzati, controllare e ridurre i profili falsi, i troll e identificare i bots che contribuiscono a diffondere la disinformazione.

Maggiori garanzie di stabilità per le fonti affidabili. La regolamentazione prevede che gli utenti possano valutare facilmente le suddette fonti e i contenuti di qualità. Inoltre verranno messi a punto degli strumenti per segnalare online le fake news, facilitare l’accesso a contenuti che rappresentano punti di vista differenti e consentire ai ricercatori di analizzare le dinamiche della disinformazione sui social e il funzionamento degli algoritmi.

Allo stesso tempo, si dovrà creare una rete europea indipendente di fact-checkers, entro l’estate, e una piattaforma europea sulla disinformazione che ne sostenga il lavoro, entro settembre. Da Bruxelles verrà lanciato anche un nuovo bando per la diffusione di informazioni di qualità sull’Unione europea, con notizie basate sui dati.

Gli stati membri sono invitati a “prendere in considerazione schemi di aiuti pubblici orizzontali per rispondere ai fallimenti di mercato che danneggiano la sostenibilità del giornalismo di qualità” e a “misure di sostegno per attività specifiche come formazione giornalistica, innovazione di prodotti e servizi” di informazione. I progressi verranno valutati entro dicembre, dopodiché si prenderà in considerazione la possibilità di ulteriori azioni, anche in vista delle elezioni europee del 2019.

La diffusione delle fake news “è una minaccia reale alla stabilità e alla coesione delle nostre società” europee, afferma il commissario Ue alla sicurezza Julian King. Dietro alle azioni manipolatorie di queste informazioni false, a parere del commissario, ci sono attori stranieri” e sottolinea che “la dottrina militare della Russia riconosce esplicitamente la disinformazione nella sua strategia di guerra”.

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