Finanziaria Sicilia, Musumeci: “Attenzione a sviluppo e welfare”

di Redazione

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Finanziaria Sicilia, Musumeci: “Attenzione a sviluppo e welfare”

| giovedì 03 Maggio 2018 - 15:56

“C’è soddisfazione per l’esito di una manovra presentata come un conflitto dagli esiti devastanti e che invece si è sviluppata come un civilissimo confronto tra governo e parlamento. Abbiamo aderito alle richieste dell’opposizione, in Commissione Bilancio come in Aula, perché la manovra diventasse davvero patrimonio di tutti”. Il governatore siciliano, Nello Musumeci, è soddisfatto della Finanziaria approvata dall’Ars lunedì sera: “Questa è una legge degna di considerazione perché risponde alle esigenze alle quali abbiamo improntato la nostra azione: dotare la Regione degli strumenti di pianificazione, dare regole nei settori in cui governa il caos, massima attenzione allo sviluppo e al welfare”.

Musumeci ribadisce: “Non c’è stato muro contro muro ma hanno collaborato e sono stati coinvolti tutti i gruppi parlamentari. È la prima esperienza di questo governo e speriamo si possa presentare un bilancio 2019 entro la fine dell’anno”. E i punti forti della manovra, secondo il presidente, sono tanti: “C’è stata grande attenzione nella Finanziaria ai disabili e al welfare in generale. Complessivamente sono previsti 365 milioni di euro per le fasce più deboli. Di questi, abbiamo previsto 271 milioni di euro per i disabili gravi e gravissimi, la quota maggiore per i disabili gravissimi, 32 milioni gli alunni disabili e 11 milioni per i disabili psichici”.

“Sono previsti – ha proseguito Musumeci – anche 14 milioni per le persone affette da autismo, 11 milioni per il ‘Dopo di noi’, 17 milioni per gli anziani disabili over 65, 5 milioni per i piani di cura individuali. E ancora – ha concluso – 5 milioni per il reddito di inclusione, 200 mila euro per le donne vittime di atti di violenza, una somma che ha valore simbolico e morale. Infine, l’introduzione del quoziente familiare per le famiglie a basso reddito”.

Sicilia, la Finanziaria presentata dal governatore Musumeci

Al centro di tutto, sottolinea il governatore, c’è lo sviluppo: “Abbiamo tentato di restituire, e in parte ci siamo riusciti, l’Irfis (Finanziaria per lo sviluppo della Sicilia) alla sua naturale vocazione e funzione. Mancavano 53 milioni al patrimonio dell’Irfis”. Musumeci ha anche annunciato lo stanziamento di 84 milioni di euro di fondi Irfis per le imprese, oltre ad un ingente iniezione di liquidità per Comuni ed enti locali: “In Finanziaria sono stati stanziati 340 milioni per i Comuni, altri 115 per gli altri enti locali. Sono stai anche previsti premi per i piccoli Comuni che fanno differenziata sopra il 50% e 22 milioni per le ex Province. Mi sembra un buon risultato”. 

“Sono stati previsti 53 milioni per il rinnovo dei contratti dei dipendenti regionali (un rinnovo atteso da 13 e 11 anni a seconda delle fasce). Adesso ci saranno le stabilizzazioni di alcuni precari di Regione e Delfi enti locali – continua Musumeci – Prevista anche la creazione di un fondo pensioni per le camere di commercio e criteri per accelerare l’approvazione dei bilanci negli enti regionali”. “Sul fronte dell’agricoltura – ha aggiunto – abbiamo stanziato 10 milioni per le aziende colpite dalla recenti calamità naturali. Vogliamo dare anche un’ultima chance al risanamento dell’istituto Vite e olio. O si adegua a criteri di efficienza o la sua sorte è segnata. Poi ci sono anche 6,9 milioni di euro per il rinnovo dei lavoratori forestali”. 

In Finanziaria c’è uno stanziamento per la manutenzione degli edifici scolastici e abbattimento delle barriere architettoniche: “Sono previsti anche interventi per eliminare residui di amianto”. “È una delle nostre priorità”, ha detto il governatore, Nello Musumeci secondo cui “la legge prevedeva che entro il 2014 si sarebbero eliminati residui di amianto ma non è stato fatto nemmeno un passo in questa direzione”, “siamo stati i primi ad arrivarci”. “Stanziati anche 11 milioni per gli Ersu, che comunque dovranno essere riformati, ed è previsto il sostegno alle scuole paritarie per il diritto alla scelta delle famiglie tra statali e private. Altri 6,5 milioni arriveranno per gli interventi in materia di obbligo scolastico”.

Finanziaria, i punti focali del provvedimento

Abbiamo costituito l’Autorità di bacino, struttura interdipartimentale preposta al governo e alla tutela del territorio. È stata istituita con 20 anni di ritardo, meglio tardi che mai”, ha detto il governatore. Quanto agli immobili appartenuti al demanio marittimo “possiamo affidarli anche ai privati che ne facciano richiesta con contratto fino a 50 anni”. “C’è anche la convenzione con le capitanerie di porto per la valorizzazione del demanio marittimo. Previsto il potenziamento dell’Arpa, ente fondamentale per la cura del territorio, e la pianificazione dei parchi eolici”.

Nel complesso, comunque, “nella Finanziaria c’è stata grande attenzione per la valorizzazione dei beni culturali”. “Sono previsti 90 milioni per nuovi parcheggi e 24 milioni per il recupero dei centri storici minori, 750 mila euro per l’edilizia residenziale convenzionata”. “Ci sono anche 10 milioni per i siti Unesco – ha aggiunto – un milione per le dimore storiche, 1,5 milioni per l’istituzione di scuole per gli antichi mestieri, 40 milioni per i teatri, 7,5 milioni per il fondo unico dello spettacolo”. Previsti anche 6 milioni per comarketing aeroporti Comiso e Trapani. “Scali fondamentali – ha detto Musumeci – per lo sviluppo del territorio”.

 “Adesso, dopo l’approvazione della finanziaria, apriamo la stagione brevissima del collegato – ha dichiarato il governatore – Già il prossimo 9 maggio il mini strumento contabile dovrebbe arrivare in aula, anche lì sono previste due o tre iniziative significative da parte del governo. Nel collegato è prevista la trasformazione di dieci Iacp in Agenzia regionale della casa. Sarà costituto anche un polo per finanziamento alle imprese. Prevista la soppressione dell’Esa e l’accorpamento dell’Istituto zootecnico e dell’incremento ippico”.

Infine il capitolo sugli ex Pip, uno dei più spinosi: “Ci sono deputati regionali che hanno costruito le proprie campagne elettorali sui lavoratori ex Pip. Ma ora la ricreazione è finita”. La norma in Finanziaria prevede l’assunzione di quasi 3.000 lavoratori: “Noi abbiamo avuto il coraggio di compiere un’azione di cui tutti hanno parlato in questi ultimi anni, ma nessuno ha mosso un dito. I Pip sono una forza lavoro di cui c’è bisogno. È anche una iniziativa di recupero sociale, non dimentichiamolo mai”. 

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