Elia Viviani trionfa a Tel Aviv. È il veronese a vincere in volata la seconda tappa di questo inizio di Giro d’Italia in Israele, sotto gli occhi della madrina d’eccezione Bar Refaeli, supermodel israeliana amatissima dal pubblico locale, beffando tutta la concorrenza sul rettilineo finale, in primis Jakub Mareczko, nonostante avesse perso le ruote dei suoi compagni della Quick Step. Cambia anche la maglia rosa, strappata a Dumoulin dall’australiano Dennis.
Tappa animata dalla classica fuga da lontano senza troppe pretese di Ballerini (uomo da seguire in questo Giro), Bak e Boivin, che però vengono controllati a vista dal gruppo e ripresi quando mancano 75 km allo striscione del traguardo. A 60 dal termine, dopo il traguardo volante di Cesarea, è il belga Campenaerts, tra i grandi delusi del cronoprologo di ieri, a tentare l’azione in solitaria per qualche minuto, prima di essere risucchiato nel plotone. Traguardo volante che, però, consente il passaggio della maglia rosa sulle spalle di Rohan Dennis, aiutato alla grande in questa sua azione dal team BMC.
Boivin, però, non si arrende, e piazza un nuovo allungo, molto deciso nella sua azione, portandosi anche a più di un minuto di vantaggio, salvo poi subire, inesorabile, il rientro del gruppo, trainato dalle formazioni dei velocisti, su tutte Bora e Quick Step, che a 15 km dal traguardo stoppano definitivamente il suo tentativo, apparecchiando lo sprint finale.
L’ordine d’arrivo
1) Elia Viviani 3:51’20
2) Jakub Mareczko //
3) Sam Bennett
4) Niccolò Bonifazio
5) Sacha Modolo
6) Clement Venturini
7) Ryan Gibbons
8) Manuel Belletti
9) Baptiste Planckaert
10) Jean-Pierre Drucker