Mamme in Italia sempre più vecchie

di Rosanna Pasta

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Mamme in Italia sempre più vecchie

| mercoledì 09 Maggio 2018 - 11:28

Diventare mamma in Italia diventa sempre più difficile e intanto l’età avanza. Secondo i dati raccolti dal breafing di Save the children “Le Equilibriste. La maternità in Italia”, le mamme italiane sono sempre più vecchie. La Campania si piazza in coda alla classifica, mentre Bolzano e Trento rimangono le migliori province in cui diventare madre.

Le mamme italiane sono sempre più vecchie

Conciliare figli e lavoro è un’impresa quasi impossibile, soprattutto in un paese in cui la rete di servizi per l’infanzia è poco efficiente, e molte donne sono costrette ad abbandonare la carriera per dedicarsi alla famiglia. Così le mamme d’Italia si classificano come le più vecchie – o quasi – d’Europa. In base alla ricerca di Save the Children, pubblicata a ridosso della Festa della mamma, le donne italiane fanno il primo figlio a 31 anni, con un numero medio di figli per donna di 1,34, registrando nel tasso di natalità la nona diminuzione consecutiva dal 2008.

Nel rapporto di Save the children si legge anche la classifica delle regioni italiane in cui è più facile essere mamma. Il podio è occupato, in ordine, dalle province di Bolzano, Trento – che conservano da anni il primato, registrando anche dei miglioramenti – e Valle D’Aosta. L’Emilia Romagna, invece, passa dalla prima posizione del 2008 alla quarta del 2018. Seguono con il quinto e sesto posto, Friuli-Venezia Giulia e Piemonte.

Il Mezzogiorno è la zona più penalizzata. La peggior regione “mother friendly” risulta la Campania, che perde due posizioni dal 2008, preceduta dalla Sicilia (ventesimo posto), dalla Calabria – che dal 2008 guadagna due posizioni -, dalla Puglia (al diciottesimo posto) e la Basilicata (al diciassettesimo).

La motivazione dello scarso tasso di natalità è, ancora una volta, l’inefficienza dei servizi per l’infanzia e a supporto delle mamme. “L’indice sulla condizione delle madri che presentiamo grazie alla collaborazione con Istat – afferma Raffaela Milano Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children – non deve essere solo uno strumento di analisi, ma la base di un effettivo impegno da parte delle istituzioni ad ogni livello. È inammissibile che in un Paese come il nostro, dove il numero di nuovi nati è in costante diminuzione, si riservi così poca attenzione, al di là della retorica, alla maternità e che le mamme debbano affrontare in solitudine continui ostacoli legati alla cura dei figli così come alla conciliazione della vita familiare e professionale. Sappiamo che i primi ‘mille giorni’ dei bambini sono fondamentali per la crescita, eppure proprio in questo periodo così decisivo manca l’assunzione di responsabilità pubblica”.

 

 

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