Palermo, commercio illecito di auto: 12 arresti

di Redazione

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Palermo, commercio illecito di auto: 12 arresti

| giovedì 10 Maggio 2018 - 09:20

Il Gip del tribunale di Termini Imerese ha disposto 12 arresti ai domiciliari nei confronti di altrettanti presunti componenti di una banda che operava illecitamente nel commercio di auto. La polizia di Stato sta eseguendo gli arresti nel comune di Misilmeri, in provincia di Palermo.

Commercio illecito di auto: 12 arresti a Palermo

Gli indagati erano specializzati in furti, ricettazione e riciclaggio di veicoli. Dalle indagini degli agenti del commissariato di Brancaccio e del compartimento della polizia stradale per la Sicilia orientale di Palermo è emerso che alcune delle persone arrestate truffavano diverse compagnie assicurative, simulando furti di veicoli o incidenti stradali mai avvenuti, per realizzare ingenti profitti.

Durante l’operazione di arresto, all’interno di magazzini e depositi, sono state scoperte parti di auto e componenti meccaniche smontate e pronte per essere immesse nel mercato illegale.

L’inchiesta sulle auto rubate

L’inchiesta è nata da un controllo amministrativo in un autosalone a Palermo in viale Regione Siciliana Sud Est. Gli agenti della polizia stradale e del commissariato Brancaccio hanno trovato due autocarri e un’auto rubata. Una scoperta che ha consentito di risalire ad un’organizzazione che aveva come centro operativo a Misilmeri (Pa). Qui nell’officina di Filippo Grasso si assemblavano le auto incidentate e si rimettevano in vendita in due autosaloni a Palermo in viale Regione Siciliana e a Santa Maria di Gesù e uno a Brescia.

I 12 finiti ai domiciliari fanno parte di una catena che acquistava con pochi soldi documenti e pezzi di ricambio dal Belgio di auto incidentate. In base ai documenti arrivati in Italia per l’immatricolazione venivano commessi i furti e le auto con un nuovo numero di telaio venivano immatricolate in Italia e rivendute per un ottimo usato. Non solo, ma la banda avrebbe guadagnato due volte. Non solo sui pezzi ricambio, ma sulle truffe alle assicurazioni per incidenti che non si sono mai verificati.

Nel corso delle operazioni di questa mattina che hanno portato alle notifiche dei 12 arresti domiciliari sono state eseguite diverse perquisizioni. Grazie ad alcuni indizi trovati nel corso dei controlli su uno degli arrestati gli agenti della Polstrada e del commissariato Brancaccio sono risaliti ad un maxi deposito di 400 metri quadrati pieno di pezzi di ricambio rubati. I reati contestati sono furto, ricettazione e riciclaggio.

Nel corso dell’operazione sono state sequestrate diverse vetture assemblate in modo illegale ad ignari acquirenti che si sono recati negli autosaloni a comprare le vetture taroccate. Gli arrestati sono Giovanni Tantillo, 44 anni, Filippo Grasso, 49 anni, Vincenzo Militello, 42 anni, Ettore Raccuglia, 4i anni, Michele Riggio, 48 anni, Francesco Baiamonte, 59 anni, Daniele Spataro, 30 anni, Vincenzo Emanuele Palmeri , classe 27 anni, Giovanni Tortorici 65 anni, Salvatore Sirchia, 45 anni, Marcello Sirchia, 43 anni, Giancarlo Lo Piccolo 36 anni. Sono tutti ai domiciliari.

 

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