Bari, prostituzione minorile: tre “orchi” in manette

di Redazione

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Bari, prostituzione minorile: tre “orchi” in manette

| venerdì 11 Maggio 2018 - 09:06

Tre “orchi” sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Bari San Paolo con l’accusa di aver sfruttato un giro di prostituzione minorile nelle aree limitrofe allo stadio San Nicola. I militari hanno eseguito tre ordinanze emesse dal gip del Tribunale di Bari, rispettivamente della custodia in carcere per un 58enne e un 51enne e degli arresti domiciliari per un 46enne, tutti residenti nella provincia di Bari.

I provvedimenti costituiscono il momento conclusivo di una più ampia indagine avviata nel marzo 2017 dai militari della Compagnia di Bari San Paolo, sotto il coordinamento della Procura di Bari. Il fenomeno era stato denunciato da un servizio dal programma “Le Iene” nel marzo del 2017 con diverse scene di adescatori e minorenni appartati nelle aree di parcheggio dello stadio.

Bari, prostituzione minorile: arresti

Le indagini, già in corso al momento della diffusione del servizio, nonostante l’allontanamento di alcuni dei minori rom i cui genitori sfruttando la condizione di nomadismo, lasciavano rapidamente il territorio, avevano portato all’esecuzione di un provvedimento cautelare a carico di due anziani responsabili di aver intrattenuto rapporti sessuali con minore rom di 13 anni (successivamente collocato in casa famiglia).

Successivamente era stata data esecuzione ad un ulteriore provvedimento restrittivo nei confronti di un ristoratore 45enne di Modugno. Tramite intercettazioni telefoniche, perquisizioni e sequestri presso il domicilio degli indagati, servizi di sorveglianza dinamica ed escussioni testimoniali, associate all’analisi forense dei dispositivi informatici da parte di Consulente tecnico esperto nominato dalla Procura, sono state documentate intense attività di procacciamento di minori con l’utilizzo dei social network.

Le vittime erano quasi sempre minori provenienti dalle fasce meno abbienti della popolazione e in cambio di pochi spiccioli. Le indagini proseguiranno per approfondire tutti gli spunti investigativi raccolti dall’analisi dei reperti informatici e dei messaggi e foto scambiate tramite i social network. 

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