Di Maio e Salvini al Quirinale: “Presentato il nome di Conte a Mattarella”

di Redazione

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Di Maio e Salvini al Quirinale: “Presentato il nome di Conte a Mattarella”

| lunedì 21 Maggio 2018 - 08:13

I rumors sono stati confermati: Giuseppe Conte è il nome che ha messo d’accorto Luigi di Maio e Matteo Salvini e che entrambi hanno espresso al presidente Sergio Mattarella al Quirinale, dove sono stati convocati nel pomeriggio. Un nome che viene pronunciato da entrambi, come in un copione stabilito, a microfoni spenti, fuori dalle “dichiarazioni ufficiali”, incalzati dai giornalisti presenti. 

Adesso la decisione spetta al presidente Mattarella che ha convocato per domani mattina i presidenti di Camera e Senato. 

[update date=”21/05/2018″ time=”19:26″]”#Quirinale: Il Presidente #Mattarella riceverà domani 22 maggio alle ore 11.00 il Presidente della Camera dei Deputati @Roberto_Fico e alle ore 12.00 il Presidente del Senato della Repubblica @Pres_Casellati”, si legge in un tweet del profilo ufficiale del Quirinale. [/update]

[update date=”21/05/2018″ time=”19:04″]Non si sono fatte attendere le reazioni. Ecco cosa ha scritto Mariastella Gelmini sulla sua pagina Facebook: “Lega e Movimento 5 Stelle, da sempre contro i tecnici al governo e contro i cosiddetti “premier non eletti dal popolo”, hanno indicato per Palazzo Chigi il professor Giuseppe Conte. Illustre accademico, con un curriculum di tutto rispetto e con grandi esperienze, anche a livello internazionale. Persona rispettabilissima, dunque, ma che di politico ha davvero ben poco. Gli elettori gialloverdi o gli italiani conoscono Conte? L’hanno mai visto in faccia? Hanno mai udito la sua voce? Lo hanno mai votato? Perché Conte non è stato sottoposto al voto della piattaforma Rousseau o al giudizio dei leghisti nei gazebo? Salvini e Di Maio, con questa scelta, si contraddicono proprio nell’atto fondativo del nascente governo Lega-M5s. Francamente non riusciamo a trovare differenze tra il prof. Conte, oggi osannato, e il prof. Monti. Aspettiamo di essere smentiti. Forza Italia sarà all’opposizione di questo governo e contrasterà, in Parlamento e nel Paese, un programma che non potrà che far male all’Italia”.[/update]

[update date=”21/05/2018″ time=”18:48″]”Giuseppe Conte, oltre ad essere un professionista di altissimo profilo è una persona che viene dalla periferia di questo Paese. È cresciuto a San Giovanni Rotondo, si è fatto da solo. Si è battuto non solo per un rigore dal punto di vista legale ma anche dal punto di vista morale. È uno tosto, lo conoscerete se il presidente riterrà di sciogliere la riserva su di lui”, ha detto Luigi Di Maio parlando con i giornalisti fuori dal Quirinale dopo l’incontro con il Capo dello Stato.[/update]

[update date=”21/05/2018″ time=”18:37″]”Sono particolarmente orgoglioso di questa scelta. Giuseppe Conte sarà un premier politico di un governo politico, indicato da due forze politiche, con figure politiche al proprio interno. E soprattutto con il sostegno di due forze politiche votate. Senza cambi di casacca, senza persone che vengono dal gruppo misto e che entrano in altri gruppi. Non era questo lo spirito che volevamo dare al governo. Sono molto orgoglioso di questo nome perché è la sintesi del MoVimento 5 Stelle: non vesserà il popolo italiano. A chi dice che non è stato eletto, rispondo che Giuseppe Conte era nella mia squadra, lo hanno votato 11 milioni di italiani“, ha scritto Luigi Di Maio su un post pubblicato su ilblogdellestelle. [/update].

[update date=”21/05/2018″ time=”18:32″]Anche Salvini, uscendo fuori dalle “dichiarazioni ufficiali” ha detto che il nome che è stato presentato al Presidente della Repubblica è un nome politico. La sua portavoce ha confermato che il nome proposto come premier è quello di Giuseppe Conte. Adesso manca l’ultimo pezzo, ovvero l’accettazione di questa candidatura da parte del Capo dello Stato. [/update]

[update date=”21/05/2018″ time=”18:26″]”Conto che sia l’ultimo passaggio”, inizia Salvini. “Abbiamo fatto il nome, abbiamo ben chiara la squadra, il progetto di Paese. Il governo di cui faremo parte vuole far crescere l’Italia, rendere più stabile il lavoro perché senza quello non ci sono prospettive. Siamo pronti a partire. Ovviamente vogliamo un governo che metta l’interesse nazionale italiano al centro, rispettando tutto e tutti, ma mettendo l’Italia al centro. Prima gli italiani. Vogliamo far crescere l’economia italiana per ridurre il debito. Aspettiamo le indicazioni del Presidente della Repubblica non vediamo l’ora di partire. Penso che l’Italia meriti molto, il governo che nasce sarà un goverso di speranza, di crescita, di futuro non remissivo. Abbiamo consegnato al Presidente il destino nostro e del nostro Paese, noi siamo pronti. Tutto quello che abbiamo proposta ha radici solide e guarda avanti non indietro”, ha concluso Salvini. [/update]

[update date=”21/05/2018″ time=”18:25″]”Giuseppe Conte sarà un premier politico di un governo politico, indicato da due forze politiche, con figure politiche al proprio interno. E soprattutto con il sostegno di due forze politiche votate. No ai cambi di casacca, no a persone che vengono dal gruppo Misto e che entrano in altri gruppi. Non era questo lo spirito che volevamo dare al governo”, ha detto Luigi Di Maio all’esterno del Quirinale.[/update]

[update date=”21/05/2018″ time=”18:12″]Il presidente Mattarella ha ricevuto, subito dopo Di Maio, Salvini e la delegazione della Lega.[/update]

[update date=”21/05/2018″ time=”17:54″]”È un momento storico. Abbiamo indicato il nome al Presidente della Repubblica che può portare avanti il contratto di governo. Sono orgoglioso di aver portato al governo il nostro contratto, ci sono i nostri 20 punti che abbiamo portato in campagna elettorale“, ha detto Di Maio ai giornalisti. “Abbiamo fatto da fare e in questi 80 giorni abbiamo lavorato giorno e notte per portare a casa questo risultato. Se il Presidente accoglierà il nostro nome sarà un governo politico. Un governo che nascerà intorno a una contrattazione al rialzo sui temi; è una grande occasione per l’Italia, siamo pienamente soddisfatti del lavoro. Dopo che il Presidene avrà fatto le sue valutazioni speriamo di inizare un nuovo percorso. Finalmente adesso nasce la terza Repubblica”.  [/update]

[update date=”21/05/2018″ time=”17:44″]Anche Matteo Salvini è arrivato il Quirinale, con qualche minuto di anticipo rispetto alla sua convocazione che era prevista per le 18.[/update]

[update date=”21/05/2018″ time=”17:25″]Luigi Di Maio è arrivato in taxi al Quirinale con la delegazione M5S per incontrare il presidente Sergio Mattarella. Con lui i capigruppo alla Camera e al Senato Giulia Grillo e Danilo Toninelli e il capo della comunicazione Rocco Casalino. 

“Fatemi andare dal presidente”, si è limitato a dire ai giornalisti, lasciando Montecitorio.[/update]

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È arrivato il giorno del governo M5s-Lega. Salvini e Di Maio, così come annunciato ieri dal leader del Carroccio, hanno chiuso l’accordo su programma e premier. 

Il nome del prossimo presidente del Consiglio sembrerebbe essere, dalle ultimissime indiscrezioni, l’avvocato civilista Giuseppe Conte. Nel pomeriggio i leader dei due movimenti saliranno al Colle dal presidente Sergio Mattarella che li ha ufficialmente convocati ieri, dopo aver appreso dell’intesa raggiunta.

CHI È GIUSEPPE CONTE

I ministri del governo giallo-verde

Di Maio andrebbe il ministero del Lavoro, mentre a Salvini il Viminale. Favorito Giampaolo Massolo agli Esteri. Ancora aperti i nodi relativi all’Economia, al quale punta il Movimento, e alla Difesa, che interessa invece la Lega.

“Questo fine settimana l’ho passato a sostenere sindaci in varie città, ma la cosa che cambia dalla prossima settimana è che il Movimento 5 Stelle andrà al governo del Paese”, ha annunciato Di Maio.

Intanto, sono stati comunicati i risultati del referendum sul contratto di governo con il M5s nei vari gazebo della Lega. Sono circa 215mila i cittadini che hanno votato. I sì hanno raggiunto il 91% del totale. Per il Carroccio si tratta di un ottimo risultato, che ha portato anche tanti suggerimenti di modifica e arricchimenti al programma. La quasi totalità dei no è legata alla proposta del reddito di cittadinanza e all’atteggiamento dei 5 stelle sull’immigrazione giudicato troppo morbido.

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