Aveva denunciato il giornale per diffamazione, ma avendo perso la causa ha deciso di farsi giustizia da solo uccidendo 5 persone e ferendone parecchie. È il drammatico bilancio di una sparatoria avvenuta nella sede della “Capital Gazette”, un quotidiano di Annapolis, capitale dello Stato del Maryland. La polizia ha arrestato il 38enne Jarrod Ramos, armato con un fucile e con esplosivo.

Maryland, sparatoria in una redazione: è strage

Dopo aver più volte minacciato il quotidiano sui social, l’assalitore ha deciso di entrare in azione arrivando persino a mutilare le proprie dita per rendere più difficile la sua identificazione tramite impronte digitali. Ma non è servito, perché la polizia è comunque riuscita a risalire a lui tramite il riconoscimento facciale. La Casa Bianca ha comunicato che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è stato informato dell’accaduto:  “I miei pensieri e le mie preghiere – ha twittato – sono con le vittime e le loro famiglie. Grazie a tutti i primi soccorritori che sono attualmente sul posto”.

La testimonianza della sparatoria

“Un violento attacco contro giornalisti innocenti”, ha commentato la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders. “Non c’è nulla di più terrificante che sentire più persone venire colpite mentre si è sotto la propria scrivania e poi sentire l’arma che viene ricaricata”, racconta il giornalista della Capital Gazette Phil Davis sopravvissuto alla sparatoria. “Un uomo armato – ha scritto su Twitter – ha sparato attraverso la porta a vetri dell’ufficio e ha aperto il fuoco verso diversi dipendenti. È stato terribile”.

Intanto il New York Police Department, dopo la sparatoria nella redazione della Capital Gazette, ha inviato agenti di pattuglia presso le sedi dei principali media in città come misura di attenzione. Su Twitter sono state pubblicate immagini di agenti presenti fuori dagli edifici che ospitano il New York Times ed Abc News.

Foto da Twitter.