Genova, consegnati i primi cinque appartamenti ai cittadini sfollati

di Redazione

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Genova, consegnati i primi cinque appartamenti ai cittadini sfollati

| lunedì 20 Agosto 2018 - 09:21

Sono stati consegnati i primi cinque appartamenti ai cittadini sfollati dalle proprie abitazioni dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. Si trovano in tre diverse palazzine di via San Biagio, nel quartiere di Bolzaneto, a pochi chilometri dal luogo del disastro. Negli alloggi vengono complessivamente ospitate 21 persone, appartenenti a cinque diverse famiglie. Altri sei appartamenti saranno consegnati martedì.

Genova, scricchiolii sul ponte: sospeso il recupero dei beni

Sono stati uditi degli scricchiolii dal moncone Est del ponte Morandi crollato a Genova lo scorso 14 agosto. L’allarme è stato dato dai cittadini e dalle prime analisi, non sembra che i rumori siano causati dal vento. In via del tutto precauzionale, i vigili del fuoco hanno deciso di interrompere le operazioni di recupero degli oggetti personali nelle abitazioni delle persone evacuate. La zona rossa rimane interdetta anche ai mezzi di soccorso, in attesa dei risultati delle verifiche. Intanto oggi verranno consegnate le prime abitazioni agli sfollati. 

Crollo Genova, Toninelli: “Nazionalizzare Autostrade”

“L’eventuale nazionalizzazione di Autostrade sarebbe conveniente: ricavi e margini tornerebbero in capo allo Stato attraverso i pedaggi, da utilizzare per rafforzare qualità dei servizi e sicurezza delle nostre strade”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. “La politica – ha aggiunto – ha abdicato dal ruolo di controllore, ma la responsabilità sulla tenuta delle opere è del concessionario“.

Il ministro, in un’intervista al Corriere della Sera, ha riaffermato la richiesta di dimissioni dei vertici di Autostrade: “Come si può pensare che i vertici di un’azienda che non è stata in grado di evitare una strage, facendo ciò che per contratto era obbligata a fare, cioè la manutenzione, possano rimanere al proprio posto? È semplicemente disumano”. Danilo Toninelli, ministro dei 5 Stelle, ha poi sottolineato come “in un Paese civile, non sarebbero nemmeno da chiedere“.

In merito alla tanto discussa Gronda, Toninelli ha affermato: “È in corso l’analisi costi benefici. Non abbiamo pregiudizi, ma solo la volontà comune di fare bene senza sprecare un solo euro”.

Ma il leghista Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, si dice “non convinto” dall’idea.

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