Manovra, Tria: “Qualche disaccordo ma il dialogo con l’Ue continua”

di Redazione

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Manovra, Tria: “Qualche disaccordo ma il dialogo con l’Ue continua”

| martedì 06 Novembre 2018 - 07:47

Il dialogo continuerà, certo abbiamo qualche disaccordo ma questo non vuol dire che non possiamo avere un dialogo costruttivo tra la Commissione Ue e l’Italia, è una cosa abituale tra i Paesi e la Commissione”, ha detto il ministro dell’Economia Giovanni Tria, al suo arrivo all’Ecofin, in risposta alle tensioni degli ultimi giorni tra l’Europa e l’Italia in merito alle proposte della Manovra. 

“Dobbiamo spiegare alla Commissione – ha continuato il ministro -, ma non posso anticipare ora la risposta”, che verrà data entro il 13 novembre a Bruxelles, come richiesto, e sulla quale la Commissione europea si pronuncerà il 21.

“Ci aspettiamo una risposta forte e precisa da parte del governo italiano”, ha risposto il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici arrivando all’Ecofin, e i prossimi passi “dipendono dalla qualità della risposta, la palla è nel campo dell’Italia” da cui “attendiamo una manovra rivista, e il primo punto è quindi averne una”.  “Il 13 novembre non è la fine del mondo ma solo un nuovo passo”, ha aggiunto il commissario, però “una cosa è essere flessibili nell’interpretazione delle regole, un’altra è essere fuori dalle regole”.

Manovra, l’Ue apre al dialogo purché si riveda il bilancio

L’Ue si apre al al dialogo con l’Italia ma non sono ancora stati sciolti i dubbi avanzati dall’Eurogruppo sulla Manovra proposta, pertanto si attende una modifica. La Commissione europea chiede all’Italia di trovare un modo “accettabile” per lanciare la procedura di infrazione per deficit eccessivo. Lo ha appreso l’Ansa da fonti europee a margine dell’Eurogruppo.

Bruxelles è stata chiara e il commissario europeo Pierre Moscovici si aspetta “un bilancio nuovo e rivisto” entro il 13 novembre. Il ministro Tria però ha ricordato all’Ue che “la Manovra non cambia, prevediamo che il debito scenderà”.

Apertura e mani tese da parte dell’Europa, che in una dichiarazione ha invitato ad un “dialogo aperto e costruttivo”. Sulla stessa scia sembra muoversi il ministro Tria, che ho sottolineato: “Non c’è né scontro né compromesso”, la Manovra “non cambia, stiamo discutendo”. L’Italia, infatti, ha espresso la sua volontà di rimanere nell’Ue, il Bel Paese non si ritiene una minaccia per l’eurozona ma allo stesso tempo non intende indietreggiare sulla Manovra e vorrebbe il riconoscimento di una “eccezione” nelle regole esistenti. 

In quanto all’impegno di ridurre il debito pubblico, sul quale la Commissione sembra scettica, Tria ha affermato: “C’è scritto nella nostra Manovra: le nostre stime sono che il debito scenderà di 4 punti percentuali nei tre anni“. “Noi speriamo che lo spread andrà giù quando la nostra strategia sarà state meglio compresa, quando spiegheremo meglio le nostre cifre e la nostra strategie e forse dopo il dialogo con la Commissione”.

Intanto rimane la doppia scadenza. Il 13 novembre infatti Roma dovrà presentare a Bruxelles una risposta, sulla quale la Commissione europea si esprimerà il 21 novembre. Il commissario europeo per gli affari economici, Pierre Moscovici, ha precisato che non c’è alcuna “burocrazia oscura”, ora “la palla e nel campo dell’Italia”.  “Abbiamo chiesto un progetto di Bilancio nuovo e rivisto e le domande che abbiamo sollevato sono ancora sul tavolo”, ha affermato il commissario europeo agli Affari economici. “Se il deficit è tagliato o sale, se il debito è sotto controllo e se e come – ha ricordato – questa strategia sia in grado di alimentare la crescita”. Moscovici ha anche precisato che l’Europa ha ricevuto risposte “costruttive” dagli altri 5 Paesi a cui erano stati chiesti chiarimenti e che la Commissione ne terrà conto quando formulerà le sue opinioni per il 21 novembre. 

L’Italia quindi va verso un nuovo vertice di Governo, che si terrà mercoledì a Roma con il premier Giuseppe Conte e i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio per studiare la risposta da inviare a Bruxelles. Il clima politico però non è dei migliori, lo scontro tra Salvini e Moscovici si accende sempre di più. 

“Salvini rasenta continuamente il nazionalismo e la xenofobia“, ha detto il commissario francese. “Oltre ad insultarmi – ha ribattuto il leader della Lega – questo signore non ha nient’altro da fare? Io nel frattempo vado avanti”.

Questi attriti al momento non sembrano turbare gli equilibri con l’Europa mentre si vira verso il dialogo. “L’Italia deve presentare una nuova bozza di bilancio, che aspettiamo sperando che ci siano passi” per portare la manovra “in linea con le regole di bilancio Ue”, ha precisato il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno. 

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