Ponte Genova, Renzo Piano sarà il supervisore del progetto

di Rosanna Pasta

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Ponte Genova, Renzo Piano sarà il supervisore del progetto

| mercoledì 19 Dicembre 2018 - 11:16

Il Ponte di Genova crollato lo scorso 14 agosto verrà ricostruito sul progetto dell’archistar Renzo Piano, che farà da supervisore. “Alla fine dell’anno prossimo lo vedremo in piedi a inizio 2020 lo inaugureremo”, ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, intervistato da Massimo Giannini a Circo Massimo su Radio Capital precisando che “il cantiere è già partito e la prossima settimana ci sarà la cantierizzazione completa”.

Dopo la tragedia del Ponte Morandi, però, ai genovesi è rimasta “una avversione psicologica” agli stralli, che saranno perciò eliminati. Il nuovo viadotto sarà costruito da Salini Impregilo Fincantieri e Italferr, che insieme formeranno “PerGenova”.

Ponte Genova, Renzo Piano sarà il supervisore

Giornata carica di tensioni quella del 18 dicembre. Alle 17 circa arriva il verdetto del sindaco-commissario Marco Bucci. “Renzo Piano sarà supervisore per garantire la qualità del progetto – annuncia Bucci -“. “Ha partecipato alla gara l’eccellenza italiana e straniera con progetti di altissimo livello, li ringraziamo tutti”. Lo ha detto il commissario Bucci che ha poi annunciato: “Abbiamo chiesto a Renzo Piano di partecipare a tutto il progetto come supervisore tecnico. Si affiancherà al team per garantire la massima qualità”. 

Il nuovo ponte sarà a sei corsie e a forma di nave, come richiamo alla città di Genova, con antenne in alto e piloni molto sottili e snelli, simili alla prua di una nave. Le 43 torri faro lungo la sede stradale saranno un ricordo delle vittime e ci sarà anche un passaggio pedonale. Il progetto prevede 202 milioni per la costruzione e 19 per la demolizione.

Ponte Genova, Piano: “È un onore, lavorerò gratis”

È un grande onore dopo questo confronto, costruttivo per tutti, poter dare il mio contributo alla città di Genova, mia città d’origine – scrive in una lettera Renzo Piano -. È stata scelta una grande squadra di ingegneri e costruttori, capaci di affrontare questo lavoro con rapidità, competenza e professionalità”. Il raffronto ha permesso limare sempre di più il progetto per renderlo ancora migliore. “Sarà un’opera bella – ha commentato Piano -, semplice ma non banale. E soprattutto, fatta per durare. Sarei stato contento anche se non avessi vinto io, perché grazie al confronto si è alzata l’asticella”.

Molto soddisfatto quindi l’architetto di fama internazionale Renzo Piano, che lavorerà gratis al progetto del Ponte di Genova. “Il progetto del nuovo Ponte è il mio regalo a Genova – ha detto a Repubblica -. Ora lavorerò gratis“. Vincitore del Premio Pritzker, consegnatogli nel 1998 dall’allora presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, nel 2006 è il primo italiano inserito nella “Time 100”, l’elenco delle 100 personalità più influenti del mondo, e tra le dieci più importanti del mondo nella categoria Arte e intrattenimento. Dal 30 agosto 2013 è stato nominato senatore a vita della Repubblica Italiana da Giorgio Napolitano.

Ponte Genova, Cimolai a disposizione: non presenterà ricorso

La società Cimolai, leader mondiale nella costruzione di infrastrutture di grandi dimensioni,  annuncia in una nota che a ricostruire il viadotto sarà Salini-Impregilo con Fincantieri. Il gruppo di Pordenone fa sapere inoltre che non farà ricorso. “La società Cimolai Spa di Pordenone, per puro spirito di servizio al Paese e per non ostacolare la ricostruzione tale da aprire al traffico l’infrastruttura entro natale 2019, non ha intenzione di presentare ricorso contro l’assegnazione dei lavori per la ricostruzione del ponte di Genova”, si legge nella nota. Fuori dal progetto Autostrade. 

L’azienda però, annuncia Bucci, non sono del tutto esclusi. “L’azienda Cimolai – ha detto il sindaco di Genova – e l’architetto Calatrava si sono messi a disposizione per aiutare nel caso ce ne fosse bisogno“. “Li ringraziamo, la loro partecipazione, come quella di altre aziende, ha dimostrato la qualità dell’offerta italiana e straniera. Ci hanno detto che lo considerano un onore”.

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