Conte: “I fondamentali dell’economia italiana sono solidissimi”

di Redazione

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Conte: “I fondamentali dell’economia italiana sono solidissimi”

| venerdì 28 Dicembre 2018 - 10:53

I fondamentali dell’economia italiana sono solidissimi“, ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa di fine anno. In riferimento alla realizzazione delle promesse fatte agli italiani, il premier ha parlato di una “esperienza innovativa, significativa, con un mutamento di passo”, con un “modus procedenti” alla luce del sole. E questo, secondo il parere di Conte “consente ai cittadini di recuperare la fiducia nel sistema politico”.

Conte: “I fondamentali dell’economia italiana sono solidissimi”

“La Manovra è stata scritta dall’Italia” ha precisato il premier parlando dei negoziati con Bruxelles. “Non è affatto vero che la Manovra è stata scritta dai vertici dell’Ue, è stata scritta in Italia. Tutte le volte che mi sono seduto con Bruxelles non ho mai consentito che mettessero in discussione i punti qualificanti della manovra e devo dare atto loro che non hanno mai cercato di valutare nel merito tali punti”.

In merito al deficit Conte ha detto “i fondamentali del sistema economico italiano sono solidissimi. Certo abbiamo un debito che incute un certo timore, ma è sotto controllo e non così spaventoso, siamo la settima economia del mondo e abbiamo un forte risparmio privato”. E ancora: “Abbiamo dovuto rivedere la crescita all’1% perché ci siamo accodati” agli organismi internazionali, ha spiegato il presidente del Consiglio, “ma ciò non significa che siamo rassegnati a una crescita bassa”, afferma ‘scommettendo’ su “una crescita robusta“.

L’aumento dell’Iva tra gli argomenti trattati dal presidente Conte durante la conferenza stampa di fine anno. “L’aumento dell’Iva nel 2020 e 2021? – ha precisato il premier – Non vorrei che fosse trascurato il fatto che in pochi mesi abbiamo dovuto recuperare 12,5 miliardi per neutralizzare l’incremento dell’Iva. Continueremo nel 2020 e 2021 con questa modalità e ci impegniamo a impedire l’incremento dell’Iva”.


 

E ancora: “Stiamo contribuendo a ridurre quella frattura tra classi politiche e cittadini – ha spiegato Conte -, non siamo il governo delle lobby e dei comitati d’affari. Io non ricevo esponenti di comitati d’affari ma persone che hanno incarichi istituzionali e rappresentano interessi alla luce del sole”. A tal proposito, il premier ha lanciato una nuova iniziativa intitolata: “Donne e uomini normali, gesti esemplari”, che si proporrà di individuare “cittadini normali che hanno compiuto gesti che rappresentano un esempio per tutti”.

Per difendere la causa della stampa e dei fondi per l’editoria, il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna,  ha interrotto per alcuni secondi il suo discorso e poi ha detto rivolto a Conte: “Ha visto che effetto fa all’improvviso una voce che non c’è più? Sono stato in silenzio solo 7 secondi…”, aggiungendo poi riferimenti ad alcune emittenti e testate come Radio Radicale, il Manifesto e Avvenire che potrebbero vedere ridotti i contributi statali.

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