Aggiornamenti Google, cosa cambia dal 22 gennaio

di Rosanna Pasta

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Aggiornamenti Google, cosa cambia dal 22 gennaio

| martedì 22 Gennaio 2019 - 08:20

Google aggiorna i propri termini a partire dal 22 gennaio 2019. Il motore di ricerca più utilizzato al mondo, dopo gli avvenimenti dell’ultimo anno, darà il via ad importanti aggiornamenti. Lo comunica la testata online Money.

Al centro dei nuovi termini di Google, in vigore dal 22 gennaio 2019, il tema della privacy e della raccolta dei dati personali, che negli ultimi tempi ha scatenato scandali e polemiche.

Aggiornamenti Google, cosa cambia dal 22 gennaio

Nel 2018 infatti, gli utenti del web hanno aperto gli occhi sull’uso e lo sfruttamento dei propri dati in rete. Gli episodi sono stati numerosi, da Facebook prima a Google Plus – il social network di Google rivelatosi un flop -, fino ad Alexa di Amazon. Utenti e navigatori della rete Internet sono sempre più restii a lasciare circolare online informazioni personali, magari in cambio di una casella e-mail gratuita.

Recentemente è capitato di vedere una notifica in alto a sinistra navigando su Google o accedendo a Gmail: è l’avviso delle modifiche strutturali che il colosso metterà in atto da oggi, riguardanti privacy e servizi come email, Google Drive, YouTube, Google Play e tanto altro.

Google si mostra sensibile al tema della privacy e da oggi aggiorna i propri termini e condizioni. Tra i cambiamenti di maggiore rilevanza c’è il cambio della sede per la fornitura dei servizi in Europa. Dagli Stati Uniti a Dublino, il Google Ireland Limited diventerà il nuovo punto di riferimento per tutti i servizi di Mountain View, dalla casella email a Google Maps, con un’attenzione particolare per la sicurezza.

Anche le forze dell’ordine che vorranno richiedere i dati di un utente dovranno passare da oggi dall’ufficio irlandese, accentrando la posizione europea che fa allineare Google alle nuove direttive espresse dal General Data Protection Regulation (GDPR).

Nessun cambiamento sostanziale nella user experience. Gli utenti potranno infatti continuare a navigare e usare la mail come hanno sempre fatto a fronte di una maggiore garanzia di sicurezza online e di protezione dei propri dati personali.

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