Scritta “Guido Rossa infame” a 40 anni dalla morte. Mattarella alla commemorazione

di Redazione

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Scritta “Guido Rossa infame” a 40 anni dalla morte. Mattarella alla commemorazione

| mercoledì 23 Gennaio 2019 - 12:10

Scritte con insulti nei confronti del sindacalista Guido Rossa, a 40 anni dalla sua morte per mano delle Brigate Rosse, sono state scoperte stamattina dalla Digos di Genova. “Guido Rossa infame”, si legge sui muri di Salita Santa Brigida. Di contro altre frasi celebrano alcuni personaggi delle Br: “Marta Cagol, Tino Viel, Gianfranco Zoia vivono”.

Guido Rossa fu ucciso il 24 gennaio 1979 per aver denunciato un complice dei brigatisti. Il luogo in cui far trovare le scritte è stato scelto accuratamente. In Salita Santa Brigida, infatti, l’8 giugno 1976 le Br uccisero Francesco Coco, Procuratore generale di Genova, e i due uomini della scorta, Giovanni Saponara e Antioco Deiana. Quello fu il primo omicidio di un magistrato compiuto in Italia dai brigatisti.

Genova, Mattarella alla commemorazione di Guido Rossa

Alla cerimonia commemorativa del quarantesimo anniversario del sindacalista Guido Rossa a Genova, è presente anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto da un applauso al suo arrivo a capannone di ArcelorMittal.

In precedenza il capo dello Stato aveva deposto una corona di fiori al cippo, nello stabilimento, che ricorda il sindacalista ucciso dalle Br.

“Guido Rossa – ha detto Mattarella – ha pagato, con la sua famiglia il prezzo supremo di chi ha voluto tener fede ai valori della Repubblica, che in Genova e nelle sue fabbriche hanno trovato radice profonda nell’impegno nato nella Resistenza”.

“Onoriamo qui, oggi, un uomo, un lavoratore, un delegato sindacale,un militante politico che, nel momento in cui forze eversive e oscure portavano il loro assalto sanguinario alla nostra convivenza civile, ebbe il coraggio di non guardare dall’altra parte“, ha continuato il presidente della Repubblica.

E ancora: “Emerse oltre ogni dubbio, con il suo assassinio, il carattere ferocemente antipopolare, oltre che antidemocratico, del cosiddetto “partito armato””.

Foto da Twitter.

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