Palermo, confiscati beni per 8 milioni a imprenditori vicini a clan mafiosi

di Redazione

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Palermo, confiscati beni per 8 milioni a imprenditori vicini a clan mafiosi

| venerdì 15 Febbraio 2019 - 08:32

La Dia di Palermo ha eseguito un decreto di confisca, emesso dai giudici della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, nei confronti di Salvatore Milano e Filippo Giardina, entrambi di 66 anni. Si stima che il patrimonio confiscato abbia un valore di circa 8 milioni di euro. Per entrambi è stata disposta la sorveglianza speciale per 4 anni.

Palermo, confiscati beni per 8 milioni a imprenditori vicini a clan mafiosi

Le indagini della Dia, coordinate dal Procuratore di Palermo Francesco Lo Voi e dal Sostituto Dario Scaletta, sono partite nel 2007, quando è stato trovato, nel covo in cui furono catturati i latitanti Salvatore e Sandro Lo Piccolo, un appunto che faceva riferimento alla catena di negoziBagagli”.

Gli accertamenti eseguiti, supportati dalle convergenti dichiarazioni rese da importanti collaboratori di giustizia, hanno consentito di ricostruire la biografia criminale e la parabola economica sia di Milano che di Giardina, facendo emergere una rilevante sperequazione fra i redditi dichiarati da loro e dai rispettivi familiari, in relazione agli acquisti ed agli investimenti effettuati, peraltro ritenuti viziati dall’impiego di capitali di provenienza illecita.

Con l’odierno decreto di confisca si dispone anche la sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno in città, per quattro anni, nei confronti Salvatore Milano e, per tre anni, nei riguardi di Filippo Giardina.

Tommaso Buscetta e Salvatore Contorno indicarono, già durante il maxiprocesso, Salvatore Milano come socio occulto delle società del marchio “Bagagli”. Lo stesso Milano risulta essere stato arrestato già nel 2008 per associazione mafiosa.

Inoltre, Salvatore Milano è ritenuto uomo d’onore della famiglia mafiosa di Palermo Centro e gestore della cassa delle famiglie del mandamento di Porta Nuova, per conto di cui provvedeva, con fondi illeciti, al sostentamento degli esponenti mafiosi detenuti o da poco scarcerati. La sorella Angela, 63enne, era coniugata con Giuseppe Greco, deceduto, figlio di Michele “il papa”, nonché è madre di Leandro Greco, 29enne, detto Michele, sottoposto a fermo, nel gennaio di quest’anno, nel seguito dell’operazione Cupola 2.0. Salvatore Milano risulta, altresì, aver intrattenuto rapporti con dirigenti, allenatore e giocatori del “Palermo calcio” i quali, in particolare, avrebbero offerto gratuitamente la loro immagine a Bagagli per fini pubblicitari.

Filippo Giardina e la sua compagna Anna Fallucca unitamente ad altre due persone responsabili del personale delle società Bagagli, nel 2015, sono stati indagati dalla Procura della Repubblica di Palermo con l’accusa di estorsione continuata in concorso.

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