Milano, cadavere incendiato: “È stato tagliato con un’accetta”

di Redazione

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Milano, cadavere incendiato: “È stato tagliato con un’accetta”

| lunedì 01 Aprile 2019 - 16:02

Il cadavere sezionato trovato la sera del 30 marzo, nel corso di un incendio, in una strada periferica di Milano è di un uomo. Secondo i primi accertamenti il tronco – trovato separato da testa e arti – è stato rinchiuso in una grossa valigia, un trolley, di cui sono stati trovati i resti. La polizia ha fermato due uomini, entrambi colombiani, arrivati a Milano nei giorni scorsi. Uno di questi stava per imbarcarsi a Malpensa per tornare in Sudamerica.

Le indagini

Le indagini, affidate alla Squadra mobile, proseguono sia per cercare di identificare il cadavere sia per acquisire elementi utili da chi conosce e frequenta via Cascina dei Prati, nel quartiere Comasina. La scoperta è stata fatta dai vigili del fuoco intervenuti per spegnere le fiamme e la tempestività ha preservato il cadavere dalla totale distruzione.

Secondo il pm il corpo sarebbe stato “tagliato con un’accetta” e poi trasportato “con un carrello” nel luogo in cui è stato dato alle fiamme. Sia sull’accetta ritrovata sia sul carrello sono state rilevate tracce di sangue. I due colombiani sono stati fermati uno con l’accusa di omicidio, l’altro per occultamento e vilipendio di cadavere. L’uomo sarebbe stato ucciso dopo “un litigio” durante una festa in una casa nella zona “per motivi futili, per ruggini e vicende pregresse ancora da chiarire”.

Non si esclude quindi che da qualche polpastrello non del tutto carbonizzato la polizia possa risalire in tempi brevi all’identità della vittima. Si attendono contestualmente i risultati scientifici e dell’autopsia.

Sono stati sentiti alcuni degli abitanti dei palazzi della zona, dal momento che chi ha deciso di bruciare il cadavere smembrato lo ha fatto in un luogo tra numerose abitazioni. Sembra che il luogo non sia coperto da telecamere ma qualche elemento potrebbe venire da quelle nei dintorni ai palazzi popolari in cui non mancano i problemi per la storica presenza di persone note alle forze dell’ordine. Alcuni hanno riferito che due persone sono state viste fuggire poco dopo l’allarme dell’incendio.

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