La Lega inaugura la prima scuola di formazione politica in Sicilia

di Redazione

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La Lega inaugura la prima scuola di formazione politica in Sicilia

| martedì 09 Aprile 2019 - 15:36

La Lega presenta la sua scuola di Formazione politica legata al territorio con docenti che saranno parlamentari e opinion leader nazionali.

Il calendario siciliano

Sei incontri da ottobre a maggio prossimo per un percorso di formazione ma anche di selezione della classe dirigente. “Vogliamo costruire una scuola per amministratori locali”, ha spiegato il senatore Stefano Candiani, presente a Palermo. “Non e’ la scuola quadri delle correnti ma la scuola quadri del territorio”, ha aggiunto. Non e’ la prima scuola quadri della Lega in Italia, e’ stato spiegato nel corso dell’incontro, ma la prima legata a tematiche del territorio. “Si tratta di un giorno importante per la crescita in Sicilia” -ha aggiunto Igor Gelarda, capogruppo in Consiglio comunale a Palermo – e il fatto che il capoluogo sia stato scelto come sede regionale per la scuola ci riempie di orgoglio”. “La nascita della scuola – ha aggiunto Gelarda – e’ la risposta che diamo a chi dice che in Sicilia la Lega viene solo a prendere voti. La Lega sta investendo in Sicilia e stiamo gettando le fondamenta perche’ ci sia un investimento a medio e lungo termine”.

La cerimonia

A tagliare il nastro sono stati il senatore Stefano Candiani, commissario della Lega nell’Isola, insieme ai responsabili regionali enti locali, Igor Gelarda e Fabio Cantarella, e Giovanni Callea, ideatore e direttore della scuola. “Con la scuola di formazione politica – dice Candiani – vogliamo proporre alla Sicilia e ai siciliani il nostro modello di amministrazione e gestione delle istituzioni, sperimentato, con riscontri piu’ che positivi in molti territori. L’obiettivo e’ quello di far conoscere come funziona il sistema politico amministrativo ed economico ai futuri amministratori, attraverso il racconto e l’esperienza di professionisti. La Sicilia ha grandi potenzialita’ che devono pero’ essere tirate fuori e valorizzate da una classe dirigente preparata, in alternativa all’attuale sistema farraginoso che governa la regione da decenni. Spettera’ adesso ai cittadini siciliani – conclude Candiani – l’onore e l’onere di farsi carico del lavoro di amministratori e contribuire al rilancio della Sicilia”.

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