Ramadan, il mese di digiuno per i musulmani

di Redazione

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Ramadan, il mese di digiuno per i musulmani

| lunedì 06 Maggio 2019 - 10:32

A partire dal 5 maggio 2019 prende il via il Ramadan, il mese di digiuno per i musulmani. Sono circa 1,8 miliardi i fedeli di tutto il mondo che, avvistata la luna crescente nel nono mese del calendario islamico, inizieranno a digiunare dall’alba al tramonto.

Già da giorni nei Paesi arabi, i mercati sono affollati e le strade illuminate da luci colorate. In tante parti del mondo i fedeli musulmani si preparano al Ramadan. In Afghanistan, per esempio, le donne si mettono in fila per ricevere il cibo e gli aiuti offerti da Re Salman. In Indonesia, invece, si organizzano fiaccolate e feste per prepararsi al mese sacro.

Per i prossimi 28 giorni saranno in molti ad osservare il digiuno nel mese sacro. Il Ramadan terminerà il 4 giugno con la grande festa comunitaria dell’ “Eid al-Fitr”.

Cosa è il Ramadan

Il Ramadan è il mese sacro che i fedeli musulmani dedicano al digiuno e alla preghiera. Nel calendario islamico, il Ramadan (in arabo: رمضان ramaḍān‎ ) è il nono mese dell’anno. E’ composto di 29 o 30 giorni e il suo inizio deriva dall’osservazione della luna crescente.

I musulmani, durante il Ramadan, praticano il digiuno (Sawm) dall’alba al tramonto. Con questa usanza si commemora la prima rivelazione del Corano – il testo sacro dell’Islam – a Maometto. “Il mese in cui fu rivelato il Corano come guida per gli uomini e prova chiara di retta direzione e salvezza”: II.185. Maometto, infatti, è il fondatore dell’Islam, “l’uomo che tutti i musulmani riconoscono loro profeta”. Si rese obbligatorio il digiuno (wājib) durante il mese di Sha’ban nel secondo anno dopo la migrazione dei musulmani da La Mecca a Medina.

Il Ramadan ricorre ogni anno ed è considerato uno dei Cinque Pilastri dell’Islam. Il digiuno, inoltre, per i musulmani è un precetto religioso (Farḍ). Sono tenuti ad osservare questa pratica i fedeli adulti. Sono invece esonerati coloro che si trovano in età avanzata, le donne in gravidanza o nel periodo dell’allattamento, i diabetici o i malati terminali e, infine, le donne nel periodo delle mestruazioni. 

Dato che il calendario islamico è composto da 354 o 355 giorni (10 o 11 giorni in meno dell’anno solare), il mese di Ramadan ogni anno cade in un momento differente dell’anno solare e quindi man mano retrocede, fino a cadere in una stagione diversa. Al termine del Ramadan, viene celebrato lo Id al-fitr che significa “festa dell’interruzione [del digiuno]” ed è detta anche la “festa piccola” (id al-saghir).

Il Ramadan in Italia

Secondo le ultime stime, i musulmani presenti in Italia sono circa un milione e mezzo. Si tratta, per l’esattezza, del 28% del totale degli immigrati nel nostro Paese, oltre a una minoranza di italiani.

Il Centro islamico culturale d’Italia, noto come la grande moschea di Roma, ha annunciato che il mese di Ramadan inizierà lunedì 6 maggio e sarà celebrato con un intenso programma di preghiere e attività culturali. Inoltre ogni sera al tramonto sarà offerto ai fedeli l’iftar, il pasto con cui si rompe il digiuno. Per la preghiera del venerdì sono previste più di 2.500 persone, mentre la notte saranno a centinaia. L’ultimo giorno di  Ramadan è atteso a Roma l’arrivo di 20-30mila fedeli.

Torino e Roma

“Il Ramadan quest’anno a Torino sarà all’insegna dell’ecologia e della cura della casa comune, la terra, eredità ricevuta dal Creatore per essere custodita”. Lo ha annunciato con un post su Facebook Brahim Baya, segretario dell’Associazione Islamica delle Alpi.

“I giovani di Partecipazione e Spiritualità Musulmana di Torino – ha spiegato Baya accompagnando l’iniziativa con un video, – in collaborazione con la Moschea Taiba Torino e il Centro Rayan, promuovono la campagna #GreenRamadan, che oltre alla sensibilizzazione sull’impatto ambientale dei nostri stili di consumo, prevede l’abbandono della plastica monouso nelle due moschee, la raccolta differenziata e il crowdfunding per un progetto di piantumazione al Parco Dora durante il grande evento di Moschea Aperta e Iftar”.

Sotto la Mole si contano 17 moschee e oltre 40mila fedeli musulmani; le comunità sono coordinate tra loro e hanno stretto un patto con la Città di Torino.

Il Centro islamico culturale d’Italia, noto come la grande moschea di Roma, celebrerà il Ramadan con un vario e intenso programma di preghiere e attività culturali. In particolare, si prevede che alla preghiera del venerdì parteciperanno più di 2.500 fedeli, mentre la notte saranno a centinaia a rompere il digiuno con l’iftar offerto in sede.

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