Nuovo naufragio di migranti al largo della Tunisia: almeno 70 morti

di Redazione

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Nuovo naufragio di migranti al largo della Tunisia: almeno 70 morti

| sabato 11 Maggio 2019 - 07:23

Un nuovo naufragio di migranti si è verificato al largo della Tunisia. Almeno 70 persone sono annegate a causa dell’affondamento della loro imbarcazione in acque internazionali, a 40 miglia dalla città di Sfax in Tunisia.

Finora soltanto sedici i sopravvissuti, salvati da pescherecci nella zona. Lo riferisce l’agenzia di stampa tunisina Tap. I migranti sono di origine subsahariana, sarebbero partiti dalla Libia ed il numero delle vittime potrebbe aumentare.

Il sequestro della Mare Jonio

Intanto ieri la guardia di finanza ha proceduto ad un “sequestro d’iniziativa” della nave Mare Jonio con a bordo 30 migranti, dopo che è entrata nel porto di Lampedusa. La nave di Mediterranea Saving Human giovedì ha salvato 30 migranti su un gommone in avaria al largo delle coste della Libia. Appena superato il limite delle 12 miglia a sud di Lampedusa, fa sapere Mediterranea, due motovedette della Gdf la hanno raggiunta per un “controllo di polizia”.

Da fonti del Viminale si apprende che i militari, dopo esser saliti a bordo, avrebbero rilevato alcune irregolarità e proprio per procedere il sequestro è stato consentito alla nave di entrare nel porto di Lampedusa. L’accusa ipotizzata nei confronti dell’equipaggio è favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

È stato “notificato alle 20.45 il ‘sequestro preventivo’ della nave Mare Jonio che la politica disumana chiedeva da stamattina. Indagato il comandante. Da adesso nessuna nave della società civile nel Mediterraneo Centrale. Ma non ci arrendiamo”. È quanto si legge in un tweet della ong Mediterranea.

Mediterranea Saving Human su twitter ha postato un video della nave in movimento scortata da una motovedetta della Guardia di Finanza. “Partita in questo momento Mare Jonio per fare ingresso al porto di Lampedusa – scrive Mediterranea – per completare operazioni di salvataggio con lo sbarco dei naufraghi nel porto sicuro, come prevede la legge”.

Salvini, Conte e Moavero favorevoli al sequestro

“Mi risulta che la nave Jonio non entrerà a Lampedusa da nave libera. Non voglio portare via il lavoro ai magistrati. Io faccio il ministro dell’Interno e garantisco la sicurezza ai cittadini”, ha detto il ministro Matteo Salvini. “Mi risulta che a bordo ci siano stati gli uomini della Finanza e che abbiamo fatto i rilievi del caso – ha aggiunto Salvini – Tutto questo è stato sottoposto all’autorità giudiziaria. Aspetto la soluzione positiva di questa vicenda”.

“Circa la vicenda della nave Mare Jonio ci siamo sentiti con Salvini e siamo d’accordo sul sequestro, la nave era stata già diffidata, ora si faranno le verifiche. C’è di mezzo l’autorità giudiziaria e non entro nel merito. I migranti a bordo verranno fatti scendere e messi in sicurezza, ci mancherebbe, mica li mettiamo nelle patrie galere, o li affoghiamo in mare…”, dice il premier Giuseppe Conte conversando con i giornalisti fuori Palazzo Chigi.

La Procura di Agrigento deve valutare però, alla luce della ricostruzione delle modalità del salvataggio e della situazione politica e di sicurezza in Libia, se ci siano stati profili di reato.

Buoni risultati” sono stati ottenuti, “per quanto di competenza del ministero dell’Interno”, sul fronte dei rimpatri di migranti, ma per consolidarli “serve un vero e proprio salto di qualità nella politica estera italiana nella sua collegialità, investendo profili di natura economica-commerciale e di politica estera tout court, ambiti che travalicano le competenze del mio dicastero”. Lo scrive il ministro dell’Interno Matteo Salvini in una lettera inviata al premier Giuseppe Conte ed al ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi.

M5S contro Salvini: “E’ una dichiarazione di fallimento”

“Salvini scrive a Conte per chiedergli un salto di qualità sui rimpatri? Ma per favore, sono di sua competenza, non faccia lo gnorri. Il fatto che abbia scritto a Conte e Moavero è come una dichiarazione di fallimento. Si prenda anche lui le sue responsabilità. Non aveva detto che avrebbe rimpatriato 600mila migranti in un mese?”. Con queste parole fonti M5S replicano al ministro dell’Interno.

“Le decisioni che sono state prese come sempre sono di tutto il governo. La cosa positiva è che questa nave è stata sequestrata un’altra volta, spero che si arrenda e smetta di girare nel Mediterraneo, facendo una serie di azioni che evidentemente hanno qualcosa che non va”. Così il vice premier Luigi Di Maio rispondendo ai cronisti sul sequestro della Mare Jonio approdata a Lampedusa con migranti a bordo.

Foto da twitter.

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