L’Etna torna ad eruttare, doppia colata nella notte

di Redazione

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L’Etna torna ad eruttare, doppia colata nella notte

| giovedì 30 Maggio 2019 - 11:03

L’Etna torna ad eruttare con una doppia colata di lava nella notte. Due fratture sub-terminali, infatti, si sono aperte alla base del cratere Sud-Est e sul fianco nord-orientale del Nuovo cratere Sud-Est.

Al momento il fenomeno non intacca la visibilità e l’aeroporto di Catania rimane operativo.

L’Etna torna ad eruttare, doppia colata nella notte

Emergono due colate laviche al momento poco alimentate che hanno percorso poche centinaia di metri nella zona sommitale del vulcano attivo più alto d’Europa. Il tremore dei condotti magmatici interni ha raggiunto valori medio-alti e attualmente è in diminuzione. Il fenomeno è accompagnato da un’attività stromboliana dai crateri principali che però non impatta sull’aeroporto di Catania che al momento è pienamente operativo.

“Siamo all’avvio di una nova fase eruttiva dell’Etna – spiega il direttore dell’Ingv di Catania, Eugenio Privitera – che potrebbe finire presto o durare mesi. I fenomeni sono tutti confinati nella zona sommitale del vulcano e non costituiscono un pericolo per centri abitati e persone, ma bisognerà controllare i flussi di turisti nella zona per la loro sicurezza”.

La risalita del magma

Secondo i vulcanologi dell’Osservatorio etneo dell’Ingv, come riporta La Stampa, si sono aperte due fratture eruttive, “una sul fianco nord orientale del Nuovo crtaere di Sud Est, l’altra alla base sud-sudest del medesimo cratere”.

Già dalla serata di ieri, gli strumenti dell’Ingv avevano rilevato un aumento dell’ampiezza del tremore, l’attività microsismica che denuncia la risalita del magma nei condotti dei crateri. Poi, poco dopo le 5,30 di questa mattina, la lava ha cominciato a sgorgare dalle nuove fratture sotto il cratere Nuovo Sud Est. Anche se per ora la visibilità sul vulcano è scarsa per via della presenza di nubi, non è stata rilevata emissione di cenere vulcanica, tanto temuta dai viaggiatori perché può costringere alla chiusura l’aeroporto di Catania.

E se da un lato il vulcano regala spettacoli mozzafiato, dall’altro rimante il timore che l’eruzione possa intensificarsi.

Immagine da archivio.

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