Ballottaggi, Livorno torna alla sinistra ma la Lega si prende Ferrara

di Redazione

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Ballottaggi, Livorno torna alla sinistra ma la Lega si prende Ferrara

| domenica 09 Giugno 2019 - 07:36

Dopo 69 anni di storia Ferrara smette di essere una “roccaforte rossa” e passa alla Lega. È questo il dato più significativo dei ballottaggi di domenica che hanno coinvolto 136 comuni italiani. Per il Pd ci sono però alcune consolazioni: Livorno torna a sinistra e si confermano Prato, Reggio Emilia e Cremona. Il Pd perde poi anche Forlì. A Campobasso invece, i Cinque Stelle con Roberto Gravina sconfiggono l’alleato di governo Domenica Maria D’Alessandro sostenuta dalla Lega, Fi e Fdi. Forte calo dell’affluenza rispetto al primo turno, -16 punti circa. “Straordinarie vittorie della Lega ai ballottaggi, abbiamo eletto sindaci dove governava la sinistra da settant’anni”, commenta il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

Dai primissimi dati emerge la netta la vittoria a Livorno del candidato di centrosinistra con il giornalista Luca Salvetti, che così riconquista la città che aveva perso cinque anni fa, quando fu espugnata dai Cinque Stelle con il sindaco Filippo Nogarin (che non si è ricandidato ma a corso alle europee e non è stato eletto).  Nell’altra sfida decisiva, a Ferrara, per la prima volta dal
dopoguerra il centrosinistra perde la città: il leghista Alan Fabbri è il nuovo sindaco dopo aver superato al ballottaggio il candidato del Pd, Aldo Modonesi.

Ballottaggi, i primi risultati

A Prato, stando alle prime sezioni scrutinate riportate da Ansa.it, il sindaco uscente Matteo Biffoni del Pd, riconferma la poltrona che gli veniva insediata da Daniele Spada del centrodestra. Al contrario a Biella, stando sempre alle prime sezioni scrutinate, il candidato di Lega e centrodestra Claudio Corradino ha la meglio, per pochi punti percentuali, su Donato Gentile, sostenuto da alcune liste civiche. Testa a testa anche a Rovigo dove è in testa il candidato del centrosinistra, Edoardo Gaffeo, subito tallonato da Monica Gambardella, sostenuta da Lega e centrodestra.

Anche a Cremona, quando sono ancora la metà le sezioni scrutinate, è in testa il candidato del centrosinistra, Gianluca Galimberti che batte il candidato sostenuto da Lega FI e FdI, Carlo Salvatore Malvezzi.  Al contrario il centrodestra unito strappa Vercelli al centrosinistra: Andrea Corsaro, già sindaco dal 2004 al 2014, ha ottenuto il 54% dei consensi contro il 45% della sindaca uscente di centrosinistra, Maura Forte.

Cadono Ferrara e Forlì

Ad Avellino è in testa Gianluca Festa, sostenuto da alcune liste civiche di centrosinistra, seguito da Luca Cipriano sostenuto da Pd e liste civiche. A Reggio Emilia il sindaco uscente, Luca Vecchi, che per un soffio non era riuscito a riconfermare la poltrona al primo turno, lo fa oggi con una maggioranza schiacciante. Al contrario a Forlì, quando sono la metà le sezioni scrutinate, il centrodestra strappa la città al centrosinistra con Gian Luca Zavattini che sembra battere Gioirgio Calderoni, appoggiato da Pd e liste civiche.

A Foggia invece – quando sono metà le sezioni scrutinate – è avanti il candidato di centrodestra Franco Landella. A Potenza – solo 23 sezioni scrutinate su 77 – è testa a testa tra Valerio Tramutoli, sostenuto da liste civiche e il candidato del centrodestra unito Mario Guarente. Chiude Verbania (solo 16 sezioni scrutinate su 30) dove Silvia Marchionini del centrosinistra batterebbe per un soffio il rivale Giandomenico Albertella candidato dal centrodestra.

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