Passione tatuaggi, come proteggerli dal sole e dal mare

di Rosanna Pasta

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Passione tatuaggi, come proteggerli dal sole e dal mare

| venerdì 05 Luglio 2019 - 21:17

La passione per i tatuaggi ha avuto un vero e proprio boom negli ultimi tempi. Basti pensare che il 12,5% della popolazione italiana tra i 18 e i 44 anni ha almeno un tattoo. Vediamo quindi come possiamo proteggerli dal sole e dal mare durante l’estate.

Passione tatuaggi, come proteggerli dal sole e dal mare

Siamo in pieno periodo estivo e la nostra pelle è esposta ai raggi solari. Inoltre è tempo di vacanze e chiunque ama fare un bagno al mare o tuffarsi in piscina. Prima di fare un bagno o prendere la tintarella, però, è bene seguire alcuni consigli. Aiuteranno a mantenere il tatuaggio, ad evitare che si rovini e soprattutto a non danneggiare la pelle.

Protezione solare sul tattoo

Un tatuaggio ben fatto da un professionista non incorre in grossi danni se esposto al sole. Ricordiamo, però, che i pigmenti colorati possono alterarsi, quindi è bene proteggerlo con una crema solare a schermo totale o con un fattore 50 di protezione.

I raggi ultravioletti alterano i colori: il bianco ingiallisce e diventa più opaco, tutte le sfumature perdono in brillantezza e possono degradarsi anche del 50%. Non sempre, però, farli riprendere dal tatuatore riesce a risolvere il problema.

I tatuaggi in bianco e nero subiscono danni minori se esposti al sole. Hanno comunque bisogno di cura e protezione ma sono meno delicati rispetto a quelli a colori

Inoltre la nostra pelle è esposta al sole quotidianamente, non soltanto quando siamo al mare, quindi sarebbe opportuno proteggere sempre il tatuaggio dai raggi solari. A meno che non siamo coperti dai vestiti. Per non sbagliare, è bene seguire i consigli del tatuatore in merito a procedure e prodotti da utilizzare durante la cicatrizzazione del tatuaggio e per il suo mantenimento.

Esporsi al sole solo dopo la completa guarigione della pelle

Prima di esporla al sole, la pelle tatuata deve essere perfettamente guarita. Perché questo avvenga occorrono circa quindici giorni. Se si vuole fare un bagno al mare, in piscina o fare una sauna, allora è meglio aspettare anche fino ad un mese dalla realizzazione del tatuaggio.

Non tutti siamo uguali, però. Qualcuno, infatti, può avere bisogno di qualche giorno in più. Questo accade nel caso in cui la cicatrizzazione abbia avuto dei problemi. Il tatuaggio potrebbe aver irritato molto la pelle o, se si sono formate delle crosticine, ci vorrà più tempo per guarire.

Superato questo scoglio e trascorso il periodo necessario, allora possiamo fare tutto quello che vogliamo, mare, piscina, sauna.

Rispettare al massimo le norme igieniche

La voglia di avere un tatuaggio potrebbe coglierci in qualsiasi momento. Anche se siamo in vacanza in un posto particolare e vogliamo tatuare un ricordo sulla pelle. In questo caso bisogna seguire tutte le regole sui tempi di cui abbiamo parlato prima e non esporsi al sole prima che siano trascorsi almeno 15 giorni.

Inoltre, prima di fare un tatuaggio, è bene accertarsi che chi lo esegue sia un professionista e che rispetti tutte le norme igieniche. Ogni cosa deve essere coperta, gli strumenti devono essere monouso e il tatuatore deve indossare i guanti.

Basta anche soltanto un piccolo contatto con il sangue di un cliente perché il successivo possa prendere un’infezione.

Infine, è bene tenere la pelle sempre idratata e ben protetta, con oli specifici o creme. D’altra parte se il tatuaggio è ben fatto e ad eseguirlo è stato un professionista, ci vuole davvero poco per mantenerlo.

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