Governo, secondo giro di consultazioni: Pd contro Di Maio

di Redazione

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Governo, secondo giro di consultazioni: Pd contro Di Maio

| mercoledì 28 Agosto 2019 - 00:48

Si è conclusa la prima giornata del secondo giro di consultazioni al Quirinale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella mentre tra i palazzi romani prosegue la trattativa tra il M5S e il Pd. Il secondo round di colloqui con il Capo dello Stato ha preso il via alle 16 con il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, a seguire c’è stato l’incontro con la terza carica dello Stato Roberto Fico e successivamente è toccato ai rappresentanti dei gruppi il Misto del Senato e della Camera.

Loredana De Petris si è detta disponibile a sostenere un “governo di svolta” ma ha sottolineato il no “al risiko nomi, questa per noi è una condizione indispensabile. Occorrono buon senso, coraggio e generosità ma certamente chiarezza sui programmi”. Emma Bonino dal canto suo ha assicurato: “Non abbiamo l’abitudine di comprare a scatola chiusa, ci dobbiamo riservare di esprimere un giudizio definitivo quando saranno più chiari gli obiettivi precisi e la composizione del nuovo governo”.

Governo, secondo giro di consultazioni

Per il gruppo Misto al Senato sono invece tre le posizioni espresse al Capo dello Stato: “C’è una maggioranza delle componenti che è leggermente o timidamente disponibile anche a valutare la possibilità di sostenere un futuro governo con una nuova maggioranza con la riserva di conoscere programmi e obiettivi” ha detto Manfred Schullian, presidente del Gruppo Parlamentare Misto, spiegando che c’è la posizione delle “minoranze linguistiche che si asterranno nel momento di formazione di questo governo e che valuteranno caso per caso come comportarsi e come votare, poi c’è una posizione di opposizione”.

In serata il Capo dello Stato ha sentito il presidente Emerito Giorgio Napolitano telefonicamente. Sarà domani la giornata cruciale quando i big saliranno al Colle nel pomeriggio: si partirà alle 10 con il Gruppo delle Autonomie del Senato, a seguire il Gruppo Leu della Camera e infine Fratelli d’Italia. Il Pd è atteso alle 16, a seguire il gruppo di Forza Italia, alle 18 la Lega e alle 19 il M5S, solo allora sarà possibile sapere se effettivamente sia stato raggiunto un accordo tra i due partiti e con un esito favorevole Mattarella potrebbe dare l’incarico al nuovo premier già domani sera. (ITALPRESS)

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