Il nuovo spot Buondì Motta ironizza sui neomelodici, Napoli in rivolta

di Redazione

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Il nuovo spot Buondì Motta ironizza sui neomelodici, Napoli in rivolta

| mercoledì 09 Ottobre 2019 - 11:20

Lo spot Buondì Motta fa di nuovo discutere. Questa volta la polemica online è arrivata dai napoletani che si sono sentiti offesi per l’ironia della pubblicità sui cantanti neomelodici.

Il nuovo spot Buondì Motta ironizza sui neomelodici e Napoli insorge

In realtà il fine dello spot Buondì Motta era mettere alla berlina l’intelligenza artificiale. A quanto pare non ci sono riusciti, perché sono stati i napoletani a risentirsi.

Tutta colpa dell’assistente vocale “Enza“, che interviene mentre la famiglia è riunita a tavola apostrofandola con: “Ditemi come può una colazione essere golosa e leggera allo stesso tempo, oppure… musica Napoli!”.

A questo punto dello spot parte una canzone neomelodica che fa ballare i bambini protagonisti della pubblicità, ma infastidisce i loro genitori. Così i napoletani hanno ritenuto che ci fosse un intento denigratorio nei confronti della musica di cui sono fautori.

A guidare la sommossa online il Movimento Neoborbonico, che, dalla sua pagina Facebook, risponde: “A colazione meglio… una sfogliatella”.

A farsi portavoce dell’indignazione dei napoletani, la pagina Facebook del Movimento Neoborbonico. “Ironia o meno – si legge nel post – di quello spot (una “deficienza artificiale” che suggerisce una “musica Napoli” con la solita canzone neomelodica, come se Napoli fosse -solo- musica neomelodica), ascoltando i vecchi e pre-neomelodici Pandemonium di “Tu fai schifo sempre” (Sanremo 1979), per tradizioni, qualità e vantaggi economici per la nostra terra, a colazione meglio… una sfogliatella, meglio compra Sud!”.

Come sappiamo, non è la prima vota che gli spot Buondì Motta attirano l’attenzione dell’opinione pubblica. Ricordiamo, infatti, i protagonisti della pubblicità che venivano colpiti da un asteroide. Anche loro finirono alla ribalta della cronaca per le polemiche suscitate.

Stavolta a innescare la polemica non è stata una minaccia proveniente dal cielo e non ci sono morti. La colpa è tutta dell’assistente vocale “Enza” e del suo “Musica Napoli!”.

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