Coronavirus, per l’Oms è pandemia

di Redazione

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Coronavirus, per l’Oms è pandemia

| mercoledì 11 Marzo 2020 - 20:00

“Abbiamo valutato che il COVID-19 può essere caratterizzato come una situazione pandemica”. Lo ha annunciato il capo dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing da Ginevra sull’epidemia di coronavirus. “L’Oms ha valutato questa epidemia giorno dopo giorno e siamo profondamente preoccupati sia dai livelli allarmanti di diffusione e gravità, sia dai livelli allarmanti di inazione”.

“Nei giorni e nelle settimane a venire prevediamo un aumento del numero di casi, del numero di morti e del numero di Paesi colpiti”, ha detto ancora il direttore generale dell’Oms.

“Siamo incoraggiati dalle misure aggressive adottate dall’Italia, speriamo che abbiano effetti nei prossimi giorni”, aveva detto Ghebreyesus nel briefing da Ginevra sull’epidemia di coronavirus.

“Abbiamo stanziato una somma straordinaria 25 miliardi da non utilizzare subito ma sicuramente da poter utilizzare per far fronte a tutte le difficoltà di quest’emergenza”, ha annunciato il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa al termine del Cdm. “Sono lieti del clima che si sta definendo a livello europeo”, ha aggiunto. Il premier, riguardo alla ulteriore stretta che la Lombardia ha fatto sapere di voler chiedere al governo, Conte ha evidenziato: “Siamo in attesa delle richieste. Non c’è nessuna chiusura verso misure più restrittive”.

CODOGNO – “Il modello zona rossa ha funzionato. Quel che è certo è che il trend dei contagi da qualche giorno è negativo e speriamo vada avanti così. Questo non vuol dire, però, che l’emergenza sia finita”, così Francesco Passerini, il sindaco di Codogno, uno dei 10 comuni del Lodigiano che per due settimane sono stati isolati con il divieto di ingresso e uscita dall’area. Passerini è stato prudente e all’ANSA ha detto che “è da prendere con le pinze” il dato per cui ieri a Codogno non si sono registrati nuovi casi “perché bisogna vedere l’andamento dei prossimi giorni”.

‘Paziente 1′, il 38 enne di Codogno da lunedì scorso, giorno in cui è stato trasferito dalla terapia intensiva a quella sub intensiva del San Matteo di Pavia in quanto respira in modo autonomo, ha cominciato anche a parlare. Una delle prime cose che ha chiesto è se si trovasse all’ospedale di Lodi. Dunque le condizioni del manager dell’Unilever, il primo a risultare positivo al coronavirus in Italia, stanno migliorando. Sua moglie, incinta di 8 mesi, e’ tornata a casa da qualche giorno dopo essere stata ricoverata al Sacco ed è in attesa di partorire una bimba.

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