Coronavirus, l’Europa pensa ad un nuovo lockdown?

di Redazione

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Coronavirus, l’Europa pensa ad un nuovo lockdown?

| venerdì 18 Settembre 2020 - 12:36

Secondo Hans Kluge, direttore dell’Oms Europa, la situazione è molto grave. La preoccupazione è emersa nel corso di una conferenza stampa per fare il punto sui contagi di Covid-19 nel vecchio continente. “I casi settimanali hanno ora superato quelli segnalati quando la pandemia ha raggiunto per la prima volta il picco in Europa a marzo – ha sottolineato – La scorsa settimana, il conteggio settimanale ha superato i 300mila contagi. E più della metà dei Paesi europei ha segnalato un aumento dei casi superiore al 10% nelle ultime 2 settimane. In 7 di questi Paesi i casi riportati di recente sono più che raddoppiati nello stesso periodo”.

La panoramica dei contagi in Europa non è rassicurante: in Israele è previsto un secondo lockdown a partire da oggi pomeriggio; nel Vecchio continente, nuove misure sono state o stanno per essere adottate, mentre la Spagna, in particolare nella regione di Madrid, quella maggiormente colpita dal coronavirus, ha intenzione di introdurre lockdown mirati e altre restrizioni dei movimenti a partire da venerdì per cercare di contenere i contagi. Lo hanno annunciato le autorità locali, mentre la regione di Madrid conta circa un terzo di tutti i casi attivi in Spagna. ”Stiamo prendendo delle misure, ma non basta. Non funzionerà nulla se non agiamo in modo responsabile. C’è stato un rilassamento nei comportamenti che noi non possiamo affrontare”, ha dichiarato Antonio Zapatero, responsabile di Madrid per la risposta al Covid-19. In particolare, Zapatero ha citato il fatto che vengano organizzate feste, le persone si trovino a bere in strada e non vengano rispettate le regole di quarantena. In Spagna sono stati confermati 603.167 contagi, il numero più alto dell’Europa occidentale, mentre le vittime sono più di 30mila.

A muoversi in questo senso anche la Gran Bretagna dove potrebbe essere imposto un nuovo lockdown nazionale come ”ultima linea di difesa” rispetto all’aumento di casi di coronavirus registrati nel Paese. Ieri il governo del Regno Uniti ha confermato che si sono registrati quasi 3400 nuovi casi di Covid e 21 decessi in 24 ore.

Nel frattempo misure anticovid sono già scattate per 10 milioni di persone nel Regno Unito. Dalla mezzanotte, infatti, sono entrate in vigore i provvedimenti relativi a circa 2 milioni di abitanti del nordest dell’Inghilterra: non potranno avere contatti con altri nuclei familiari e dovranno rispettare il coprifuoco fissato per le 22. I trasporti pubblici andranno usati solo per motivi essenziali, in particolare per raggiungere scuola e luogo di lavoro. Non si potrà assistere ad eventi sportivi amatoriali. Inoltre, le indicazioni prevedono che anche i giorni di vacanza e di festa vengano trascorsi nell’ambito familiare. Le norme riguardano gli abitanti delle aree di Newcastle, Northumberland, North Tyneside, South Tyneside, Gateshead, County Durham e Sunderland. Tali restrizioni si aggiungono a quelle già in vigore per altre zone del paese: come sottolinea il Guardian, i provvedimenti riguardano nel complesso 10 milioni di cittadini, circa il 15% della popolazione complessiva di Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord.

A preoccupare sono anche Germania e Francia dove continua a crescere il numero dei contagi. I nuovi dati dell’Istituto Robert Koch parlano di 2.194 nuovi casi ieri (a fronte dei 1.901 di mercoledì) che portano il totale a 265.857. E, sottolinea il Guardian citando Our World Data, era dal 21 agosto che in Germania non venivano segnalati più di nuovi 2.000 casi in 24 ore, mentre era dal 24 aprile che non si registravano così tanti casi in un giorno. E’ invece di 9.371 il bilancio aggiornato delle vittime provocate dalla pandemia, tre in più rispetto al bollettino di mercoledì, mentre sono circa 237.300 le persone guarite.

In Francia ieri sono stati superati i 10mila contagi: secondo i dati diffusi dalla Sanità Pubblica infatti sono stati 10.593 i nuovi casi positivi, con 50 decessi. La soglia dei 10mila casi quotidiani era già stata superata nei giorni scorsi, e sabato scorso si erano avuti 10.561 contagi. Sale anche il numero dei pazienti in ospedale: negli ultimi sette giorni sono state 3223 le persone ricoverate per il Covid, 535 delle quali in gravi condizioni in terapia intensiva.

Europa, Hans Kluge, nel corso di una conferenza stampa per fare il punto sui contagi di Covid-19 nel vecchio continente. “I casi settimanali hanno ora superato quelli segnalati quando la pandemia ha raggiunto per la prima volta il picco in Europa a marzo – ha sottolineato – La scorsa settimana, il conteggio settimanale ha superato i 300mila contagi. E più della metà dei Paesi europei ha segnalato un aumento dei casi superiore al 10% nelle ultime 2 settimane. In 7 di questi Paesi i casi riportati di recente sono più che raddoppiati nello stesso periodo”.

 

foto: Firstonline.info

 

 

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