Coronavirus, probabili nuove zone rosse

di Redazione

» Cronaca » Coronavirus, probabili nuove zone rosse

Coronavirus, probabili nuove zone rosse

| venerdì 13 Novembre 2020 - 09:08

Si deciderà oggi  sulle nuove possibili zone rosse, arancione e gialle,  dopo il giro di vite anticipato ieri con la nuova ordinanza e le misure restrittive di Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Una stretta, attesa, d’intesa con il ministro alla Salute Roberto Speranza che nel frattempo lavora a una nuova mappa dell’Italia divisa in regioni gialle, arancioni e rosse una volta elaborati tutti i dati in arrivo dalle Regioni e dopo la riunione della cabina di regia. Il governo va avanti con il meccanismo messo a punto dei 21 indicatori per decidere se stringere o allargare le maglie della stretta, lasciando ai governatori una discrezionalità per eventuali nuove ordinanze per arginare il contagio. Oggi Speranza interverrà, firmando le ordinanze che decreteranno i cambi di colore, per Campania, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, ormai dietro l’angolo.

Le nuove misure anti Covid arriveranno tra sabato e domenica “ma si daranno le 24 ore e ci sarà l’ordinanza del ministero della Salute con i presidenti delle Regioni. In ogni caso non ci sarà un Dpcm ma l’ordinanza del ministro Speranza sentiti i governatori interessati”, ha affermato il ministro delle Regioni Francesco Boccia.

Il rischio lockdown totale però “non è scongiurato perché dobbiamo valutare gli effetti” delle misure adottate contro la corsa di Covid-19, secondo Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all’università Cattolica di Roma. “Quello che sta succedendo è che in molte regioni la situazione sta peggiorando, in altre è stabile. E noi dobbiamo, nelle regioni che stanno peggiorando, arrestare questo peggioramento e nelle regioni che sono stabili invertire la curva e farla diminuire. Soltanto quando saremo certi che questo avviene allora potremo trarre delle conclusioni. Però tutti quanti stiamo cercando di evitare il lockdown nazionale, di elaborare delle misure proporzionate alla circolazione del virus”, spiega.

Un Natale in lockdown non è ancora quindi una possibilità remota. Ai tradizionali festeggiamenti allargati, con i cenoni e i pranzi con tutta la famiglia, ecco quindi contrapporsi la prospettiva di un “Natale di estrema prudenza, in cui purtroppo la circolazione del virus sarà ancora intensa per cui non saranno possibili – secondo me, ma anche secondo i dati – cenoni aperti, assembramenti, persone che non si conoscono e che stanno una vicina all’altra. Sarà un Natale con i propri cari, naturalmente sapendo che i propri cari hanno adottato a loro volta dei comportamenti saggi”, ha sottolineato ancora Ricciardi.

Il fatto è che “le zone che oggi sono rosse dovranno attendere 2 settimane per beneficiare dei risultati, ha ricordato il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri sottolineando: “Io dico che, laddove queste misure funzioneranno, avranno un beneficio che si tradurrà in un passaggio dal rosso all’arancione e poi al giallo. E quindi andremo avanti con regioni che avranno bisogno di restrizioni maggiori e regioni che le hanno avute e che quindi vedranno le restrizioni alleggerite. Si chiama convivenza col virus

Intanto nuovo record di casi di coronavirus in Germania, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati 23.542 contagi. Lo riporta il Robert Koch Institute, aggiornando a 751.095 il totale dei positivi. E’ invece salito a 12.200 il totale delle persone che in Germania hanno perso la vita dopo aver contratto il Covid-19, 218 in più rispetto a ieri.

“Contiamo di vaccinare i primi italiani a fine gennaio”. E’ quanto ha detto il commissario straordinario all’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri in conferenza stampa. “Dobbiamo molto in fretta individuare le prime categorie a cui somministrare il vaccino e lo faremo in funzione della loro esposizione al virus e in funzione della loro fragilità. Stiamo da ieri organizzando la prima tornata, ma anche le successive”. “Da ieri ci stiamo occupando di organizzare la distribuzione, la logistica, devo dire molto complicata, e la conservazione, altrettanto complicata, di queste prime dosi di vaccino che arriveranno nel nostro Paese”.”Il vaccino deve essere somministrato da chi ha uno skill professionale adeguato”, ha aggiunto Arcuri. “Inoltre il governo ha deciso che ci sia una centralizzazione del meccanismo di somministrazione”, precisa. ”Quando ci sarà una quantità di vaccini sufficienti per tutti si potrà dire che abbiamo iniziato ad anticipare il virus. Quel giorno non è più un miraggio”. “Già nelle prossime ore” o “nei prossimi giorni”, annuncia poi il commissario straordinario Arcuri ci saranno “nuovi bandi per reclutare medici e infermieri”. Per quanto riguarda, poi, i Covid Hotel annuncia che ci sarà almeno una dotazione di uno “per provincia”. “Un italiano su 60 è colpito dalla pandemia, un’enormità” eppure la “curva dei contagi inizia a raffreddarsi”. ”Arriveremo, se necessario, con le scorte di cui siamo già in possesso a 11.233 posti di terapia intensiva”. “Facciamo stabilmente 10 volte più tamponi rispetto alla prima ondata – conclude -. Chi sostiene che siamo impreparati non ha occhi onesti”.

 

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820