I Giochi Olimpici, il cerchio magico e il boicottaggio di Crocetta | L’inno alla lentezza della Scilabra: piano, giovani… piano

di Satyricus

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I Giochi Olimpici, il cerchio magico e il boicottaggio di Crocetta | L’inno alla lentezza della Scilabra: piano, giovani… piano

| domenica 09 Febbraio 2014 - 01:53

Sono cominciate le Olimpiadi invernali che siccome si svolgono a Sochi, in Russia, finora sono state commentate più come un evento politicoPutin (voto 5) tira sempre – che come un evento sportivo. Molti dunque si sono rallegrati nel sottolineare che alla cerimonia d’inaugurazione, sicuramente fastosa, c’è stato un intoppo: non si è acceso uno dei cinque cerchi.

In queste ore si è capito il perché. E’ stato il presidente della Regione Crocetta, omosessuale dichiarato, a sabotare la cerimonia inaugurale per protesta contro le politiche omofobe di Putin. L’ha inviato lui il quinto cerchio della scenografia (quello che non si è acceso) che altro non era che il suo ormai famoso “cerchio magico”.

La delegazione siciliana selezionata da Crocetta (63 anni compiuti ieri e festeggiati a Castel di Tusa, auguri!) oltre che dalla “zarina” Patrizia Monterosso (con quel cognome in Russia sei un’autorità) era composta da: Beppe Lumia, con quel cognome nessuno avrebbe pensato che non si sarebbe acceso; Patrizia Valenti, per una Olimpiade è un buon cognome; Ester Bonafede, un cognome decoubertiniano; il factotum avvocato Stefano Polizzotto, con quel cognome sembra uno della sicurezza; e infine la carta segreta, la bellissima Nelli Scilabra nel ruolo di miccia, una capace di accendere tutto ma dotata di calma …un po’ troppo Olimpica.

La bella Nelli Scilabra, del resto, giovedì aveva annunciato, per la sesta o settima volta da giugno 2013, di avere avviato il Piano Giovani. Ha anche detto che l’amministrazione ha pagato gli enti di formazione, peccato che non se ne siano accorti gli enti (e soprattutto i dipendenti degli enti), ad eccezione dei soliti sei amici della parrocchia che hanno ricevuto le somme dovute prima delle feste.  Poi nel corso del breafing settimanale con il suo staff, la consueta festicciola tra universitari fuoricorso, pare che abbia spiegato definitivamente la filosofia del Piano Giovani. Si tratta di un inno alla lentezza (piano giovani… piano…), del tutto coerente con la velocità del suo piano di studi (ormai è un paio di lustri fuori corso): non è esattamente quello che la stampa aveva incautamente annunciato come un piano di rilancio della formazione e del lavoro. I giovani siciliani insomma devono prepararsi al lavoro ma senza fretta: piano piano.

Non è che Crocetta faccia meglio. Se un marziano sbarcasse oggi in Sicilia penserebbe che siamo agli albori del 2013. Di cosa si parla ancora? Di maggioranza che non c’è, di abolizione delle Province e di direttori generali della sanità da nominare, di soldi che non ci sono, di sindacati incazzati, di lavoratori che non lavorano, di assessorati improduttivi. Sfogliatevi i giornali di un anno fa, è tutto fermo, tutto uguale tranne che finalmente – dopo lungo tribolare – è stata fatta la nomina di Antonio Ingroia.

Ah, dimenticavo. Fra le “grandi novità” c’è che il parco di Palazzo d’Orleans, con la sua straordinaria collezione di uccelli, non è più gestito dalla famiglia Lauricella ma dalla stessa Regione. La trionfale notizia è stata addirittura strombazzata da Crocetta sul canale di Rai News 24, urbi et orbi. “Gli animali ora sono trattati in modo principesco”, ha chiosato Crocetta con soddisfazione. Nessuno avrebbe mai dubitato della sua amorevole attenzione per gli uccelli.

Un veloce sguardo su altri spunti tratti dalla cronaca della settimana. A Livorno la Guardia di Finanza ha sequestrato un milione di capi di abbigliamento realizzati usando peli di topo e spacciandoli per cachemire. Non so quanti topi abbiano dovuto utilizzare ma suggeriamo agli autori della frode – la prossima volta – di usare esemplari femminili, si sa che il pelo di “topa” (voto 7) tira e vale più del cachemire.

Intanto la Cassazione ha assolto un uomo che in primo e secondo grado era stato condannato per avere definito la suocera (voto 4) “una vipera”. La Cassazione ha detto che questo non è un reato. Molti generi (nel senso di mariti della figlia) non aspettavano altro.

Ha fatto scalpore in settimana un vergognoso video che riprende una ragazza (voto meno venti) che a Bollate picchia selvaggiamente una compagna di scuola tra l’indifferenza generale dei compagni, uno dei quali si è preoccupato soltanto di realizzare il filmato. Questa gentildonna è stata battezzata in rete la “bulla di Bollate”. In Sicilia l’avrebbero chiamata “figgh’ì bulla”.

Infine i complimenti a Si24 che in settimana ha stabilito il nuovo record di contatti: 179.517 visitatori unici giornalieri. Un numero importante. Voto 9 al quotidiano online che mi ospita e voto 3 al direttore Guido Monastra (tranquilli, è mio amico) che in un articolo abbastanza sobrio che raccontava il record ha scritto il risultato a lettere: centosettantanovemilacinquecentodiciassette. Cos’era, un assegno?

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