“Se siamo scomunicati, non andiamo a Messa” | La ribellione dei detenuti del carcere di Larino

di Redazione

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“Se siamo scomunicati, non andiamo a Messa” | La ribellione dei detenuti del carcere di Larino

| domenica 06 Luglio 2014 - 18:55

Mentre scoppia la polemica sulla processione di una paesino calabro durante la quale chi portava a spalla la statua della Madonna ha fatto una sosta sotto la casa del boss, ai domiciliari per motivi di salute, i detenuti del carcere di Larino fanno sapere che non sono rimasti particolarmente “contenti” delle parole di Papa Francesco in visita in Calabria due settimane fa.

“Se siamo scomunicati, a Messa non vale la pena andarci'”. A riferirlo alla Radio Vaticana è stato padre Giancarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso. “È una cosa sorprendente – ha commentato il presule – che conferma quanto il Papa parlando, incida nelle coscienze, perchè la Sezione di alta sicurezza del carcere di Larino, quasi 200 persone, si è messa in ribellione davanti a questa frase: ‘Se siamo scomunicati, a Messa non vale la pena andarci'”.

“Ne hanno parlato con il cappellano; quest’ultimo – ha detto ancora Bregantini – questa mattina ha invitato il vescovo al carcere per parlare e spiegare il senso dell’intervento del Papa”. Secondo l’arcivescovo di Campobasso (ed ex vescovo di Locri, minacciato di morte) “questo dimostra come non sia vero che dire certe cose, sia clericalismo; in realtà le parole del Papa, come quelle della Chiesa e di Gesù Cristo, hanno sempre una valenza etica che diventa poi sempre culturale ed economica, quindi con grandi riflessi politici”.

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