Obama: “Non si può negoziare con il male” | L’Onu dà l’ok alla risoluzione contro l’Isis

di Redazione

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Obama: “Non si può negoziare con il male” | L’Onu dà l’ok alla risoluzione contro l’Isis

| mercoledì 24 Settembre 2014 - 21:53

“Il gruppo terroristico conosciuto come l’Isis deve essere distrutto. Quaranta Paesi si sono offerti di unirsi alla nostra coalizione: chiedo al mondo di unirsi al nostro sforzo. America non sarà mai in guerra con Islam”. È un passaggio del discorso del presidente americano, Barack Obama, all’assemblea generale dell’Onu.

“L’Islam  – ha sottolineato – insegna la pace e milioni di musulmani-americani fanno parte del nostro Paese. Non è uno scontro di civiltà”.

“Non intendiamo inviare truppe americane a occupare terre straniere – ha spiegato il presidente Usa – . Lavoreranno con un’ampia coalizione per smantellare questa rete della morte. Nessun Dio perdona questo terrore. Non si può ragionare, non si può negoziare con questo marchio del male”.

Secondo Obama “Troppo spesso, non siamo riusciti a far rispettare le norme internazionali quando è stato scomodo farlo. Non abbiamo affrontato con forza sufficiente l’intolleranza, le tensioni interconfessionali e la disperazione che alimentano l’estremismo violento in troppe parti del globo”.

Obama cita poi il presidente John Fitzgerald Kennedy, che proprio all’Onu aveva parlato di terrorismo. “Il terrore non è un’arma nuova – aveva detto Kennedy -. nella storia è stato usato da chi non poteva prevalere con la persuasione e l’esempio”.

“Siamo a un crocevia, e la mia promessa è che gli Stati Uniti non si tireranno indietro su ciò che va fatto. E siamo pronti a fare tutto ciò che è necessario per dare alle nuove generazioni un futuro di libertà. Unitevi a noi in questa comune missione, per i bambini di oggi e per quelli di domani”, è l’invito finale rivolto da Barack Obama all’Assemblea Onu.

Il Consiglio di Sicurezza Onu, presieduto da Barack Obama, ha approvato all’unanimità una risoluzione che chiede agli Stati membri di “prevenire e reprimere” il reclutamento e il flusso dei combattenti terroristi stranieri. Il documento chiede che i Paesi rendano illegale recarsi all’estero o facilitare il viaggio di altri individui per “pianificare, preparare, perpetrare o partecipare ad atti terroristici”.

“La storica risoluzione che abbiamo adottato prevede obblighi vincolanti per gli stati membri” ha commentato Barack Obama che ha presieduto la riunione. Obama ha peraltro osservato che questo atto non basta certo a chiudere la partita.

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