Ebola, “la peggiore epidemia dall’Aids” | Gli Usa preparano la guerra contro il virus

di Alessia Bellomo

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Ebola, “la peggiore epidemia dall’Aids” | Gli Usa preparano la guerra contro il virus

| venerdì 10 Ottobre 2014 - 10:53

“L’epidemia di Ebola in Africa è la peggiore da quella dell’Aids all’inizio degli anni Ottanta”: la lunga guerra contro il virus che sta mettendo in ginocchio parte dell’Africa e che terrorizza l’Occidente è solo all’inizio. A dirlo è il capo del Cdc, l’agenzia di controllo e prevenzione delle malattie degli Usa, Tom Frieden.

Negli Usa è quasi psicosi: il governo ha intensificato i controlli anti Ebola nei principali aeroporti del Paese. Ogni giorno i passeggeri provenienti dalle nazioni a rischio verrà misurata la temperatura corporea con un termometro a sensore, per evitare qualsiasi contatti.

I sintomi del virus ebola però sono uguali a quelli della malaria, quindi ci potrebbero essere diversi falsi allarmi: “Ci aspettiamo di trovare dei passeggeri con febbre e questo provocherà ovviamente delle preoccupazioni negli aeroporti”, ha ammesso Frieden.

Pochi giorni fa a New York si è registrato un falso allarme Ebola quando un  31enne originario di Harlem, che di recente ha fatto un viaggio in Nigeria, è arrivato in ambulanza in uno degli ospedali attrezzati per fronteggiare il virus dopo aver manifestato febbre, vomito e diarrea.

Gli Stati Uniti intanto si preparano per una lunga lotta contro il virus: l’amministrazione Obama ha avviato la costruzione di nuovi centri medici in Liberia ed è pronto a mandare quattromila soldati in Africa: “Abbiamo risorse come nessun altro”, ha spiegato Obama stesso “I nostri soldati stanno costruendo strutture al momento inesistenti per facilitare il trasferimento di personale e equipaggiamenti medici”.

Per contrastare la diffusione del virus Ebola, anche le istituzioni europee stanno pensando all’impiego di militari in Africa. Secondo quanto trapela da Bruxelles e confermato da fonti della Commissione, il servizio diplomatico Ue ha inviato agli ambasciatori dei Paesi membri una nota non ufficiale in merito. In Europa, oltre all’infermiera spagnola che ha contratto il virus curando un malato, ci sono altri due casi sospetti a Parigi e Nicosia.

Intanto in Europa la tensione sale: le condizioni dell’infermiera ausiliare spagnola colpita dall’ebola a Madrid, Teresa Romero, “sono peggiorate, ma per espresso desiderio della paziente non possiamo dare notizie sulla sua situazione clinica”, fanno sapere dall’ospedale Carlo III-La Paz.

Anche in Francia ansia per alcuni sospetti casi di ebola. A Val d’Oise, nell’Ile de France un intero palazzo era stato isolato per permette, come “semplice misura precauzionale”, gli accertamenti.

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