Verona – Chievo, le pagelle. Toni è l’anima, Ionita il cuore. Per il centrocampo del Chievo partita da dimenticare

di Redazione

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Verona – Chievo, le pagelle. Toni è l’anima, Ionita il cuore. Per il centrocampo del Chievo partita da dimenticare

| sabato 20 Febbraio 2016 - 19:56

Ecco le pagelle del match della 26° giornata di Serie A tra Verona e Chievo Verona (clicca qui per leggere la cronaca del match).

VERONA (4-4-2): Gollini 6; Pisano 6,5, Moras 6, Helander 6,5, Fares 7 (23′ st Emanuelson 6); Wszolek 7,5, Ionita 7,5, Marrone 6,5, Siligardi 6,5 (15′ st Albertazzi 6); Toni 7,5, Pazzini 7 (28′ st Bianchetti sv).

I MIGLIORI DEL VERONA

Toni: È lui l’anima del Verona. Lotta su ogni pallone, fa a ‘sportellate’ con qualsiasi difensore gli capita davanti. Si procura il rigore e va sul dischetto. Poca precisione nel calciare il penalty ma reattivo nel ribattere a rete la parata di Bizzarri. Lotta per 90 minuti.

Pazzini: molto mobile, riesce a dare profondità alla sua squadra e a liberare i centrocampisti. Partita di sacrificio premiata dal gol del raddoppio.

Fares: In una posizione non adatta alle sue caratteristiche, riesce ad essere uno dei migliori. Qualche ovvia piccola sbavatura in fase difensiva, è determinante con i cross per le due torri: Toni e Pazzini.

Ionita: È pericoloso in attacco e fa un pressing asfissiante. Lotta su ogni pallone ed è aggressivo ma non cattivo. Lucido fino alla fine. Trova un gol meraviglioso a suggello della sua prestazione.

Wszolek: un maratoneta, corre senza sosta. Ottimi gli interventi in recupero, importante la fase offensiva con gli inserimenti in area.

Siligardi: partita positiva. Corre in continuazione e crea sulla fascia sinistra diverse occasioni pericolose.

I PEGGIORI DEL VERONA

Nessun giocatore sotto la sufficienza.

CHIEVO (4-3-1-2): Bizzarri 5,5; Frey 5,5, Spolli 4,5, Cesar 5,5, Cacciatore 5,5; Castro 5,5, Rigoni 5, Pinzi 5 (21′ st Costa sv); Birsa 5 (1′ st M’poku 5,5); Inglese 6, Pellissier 5,5 (30′ st Floro Flores sv). All.: Maran.

I MIGLIORI DEL CHIEVO

Inglese: prova dal primo all’ultimo minuto a rendersi pericoloso ed è l’unico a provare, con le azioni personali, a creare qualche problema alla retroguardia offensiva.

I PEGGIORI DEL CHIEVO

Pellissier: gli anni passano e si vede. L’attaccante non è mai pericoloso e ad inizio partita, in due occasioni in contropiede, non riesce a superare gli avversari rallentando la ripartenza dei suoi. Freddo e lucido al momento del rigore.

Spolli: perde il duello tutto fisico con Toni.  Soltanto all’inizio riesce a non far girare l’attaccante del Verona e ad anticiparlo, alla lunga deve arrendersi allo ‘spilungone’ e procura il rigore che permette al Verona di portarsi in vantaggio. L’ammonizione pregiudica il prosieguo della partita. Nel secondo tempo non riesce a fronteggiare la freschezza del neo entrato Emanuelson e, già ammonito, si fa ‘gettare’ fuori dall’arbitro.

Rigoni e Pinzi: deludenti. Non riescono a fare da diga e perdono il confronto con Ionita e Wszolek.

Birsa: inesistente. Nel primo tempo non riesce a creare gioco e Maran lo sostituisce all’inizio del secondo.

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