Le pagelle di Palermo – Inter. Rispoli solito leone, Murillo è un muro

di Emanuele Termini

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Le pagelle di Palermo – Inter. Rispoli solito leone, Murillo è un muro

| domenica 22 Gennaio 2017 - 16:56

Le pagelle di Palermo-Inter, match valido per la 21a giornata di campionato, a cura della redazione di Sì24:

PALERMO: Posavec 6; Cionek 7, Gonzalez (cap.) 5, Goldaniga 5,5; Rispoli 6,5 (dal 33′ s.t. Diamanti 6),  B. Henrique 5,5 (dal 27′ s.t. Balogh 5), Gazzi 4,5, Jajalo 6 (dal 36′ s.t. Chochev 5), Pezzella 5; Quaison 5, Nestorovski 5. ALL.: Corini.

MIGLIORI PALERMO

Cionek 7: Si riscatta dalla brutta prestazione di Empoli con un’ottima copertura della fascia destra. Brozovic e Ansaldi spingono con intensità, ma Cionek è sempre ben piazzato e riesce a contenere con profitto. A volte si complica un po’ la vita in disimpegno, ma è il prezzo da pagare quando a pressarti ci sono campioni del calibro di Icardi e Perisic.

Rispoli 6,5: La fascia di capitano, reale o ideale, la indossa sempre lui. Il carisma e la corsa sono i suoi pezzi forti, ma oggi lo abbiamo apprezzato soprattutto per la sua sapienza tattica. È sempre, e sottolineiamo sempre, al posto giusto nel momento giusto. Continuando così sarà molto difficile trattenerlo a Palermo, indipendentemente dalla salvezza.

PEGGIORI PALERMO

Gazzi 4,5: Si ritrova troppo spesso a rincorrere gli avversari che dovrebbe invece “francobollare”. Per carità, non si risparmia mai, ma correndo a vuoto i risultati non arrivano. Specie se i piedi sono quelli che sono. Sullo spento Banega la sua marcatura funziona discretamente, tutto l’opposto con il vitale Joao Mario. Uno dei tanti rosanero in fase calante.

Nestorovski 5: Una pila elettrica di nervosismo, Irrati gli risparmia il rosso in più di un’occasione (vedi lo scontro di gioco con Ansaldi costata l’espulsione all’argentino). In più sembra aver perso quella cattiveria e quel fiuto del gol di inizio stagione. Così le speranze di andare in gol del Palermo, e di conseguenza quelle di salvarsi, si riducono all’osso

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INTER: Handanovic 6; D’Ambrosio 6,5, Miranda 6, Murillo 7, Ansaldi 5; Gagliardini 6,5, Brozovic 6; Candreva 6,5 (dal 36′ s.t. Santon s.v.), Banega 4,5 (dal 10′ s.t. Joao Mario 7,5), Perisic 6 (dal 32′ s.t. Kondogbia 5,5); Icardi 6 (cap.). ALL.: Pioli.

MIGLIORI INTER

Murillo 7: “The wall 2.0”. Passarlo sia nell’uno contro uno che nello stretto è praticamente impossibile. Ancor più che Miranda, è lui a dettare i tempi della manovra difensiva nerazzurra. La sua reattività sugli affondi di Quaison è preziosa quasi quanto la sua bravura nel leggere i tentativi di imbucata di Nestorovski.

Gagliardini 6,5: Sembra un veterano dell’Inter. Eppure l’ex mediano atalantino ha solo 22 anni e una manciata di presenze in nerazzurro. A tratti sembra il miglior Thiago Motta: l’andatura caracollante e la sagacia tattica sono molto simili. E i compagni si fidano ciecamente di lui.

Joao Mario 7,5: Difficile dire chi tra lui e gli “statuari” difensori rosanero siano stati più decisivi in occasione del gol del vantaggio interista, ma quel che è certo è che ancora una volta il numero 6 brasiliano entra dalla panchina cambiando volto alla partita.

PEGGIORI INTER

Banega 4,5: Evanescente per tutti e 55 i minuti giocati. Pioli lo sostituisce nella ripresa certificando la sua giornata no, sia sul piano dell’intensità che su quello della costruzione del gioco. Se a centrocampo l’Inter non brilla, una buona fetta delle responsabilità è sua. Riesce persino a far emergere il modesto Jajalo, ed è quanto dire.

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